West Nile, sesta vittima nel Lazio: prima positività anche a Roma
- Redazione La Capitale

- 7 ago
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Il virus continua a circolare: 89 casi in Italia, test rapidi già disponibili per diagnosi precoce

Una donna di 83 anni di Pontinia è morta all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina a causa del virus West Nile. Ricoverata in gravi condizioni lo scorso 24 luglio, la paziente è deceduta nel reparto di terapia intensiva per complicazioni legate a pluripatologie. Si tratta della sesta vittima nel Lazio riconducibile al virus trasmesso dalle zanzare. Sempre oggi è stato registrato il primo caso positivo a Roma, presso l’ospedale Spallanzani: la paziente, una donna, non presenta alcun collegamento con la zona dell’Agro Pontino.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (n. 3 del 31 luglio), in Italia si contano 89 casi confermati di infezione da West Nile, di cui 40 con manifestazioni neuro-invasive e 8 decessi. Le regioni più colpite risultano Lazio, Campania, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, con segnalazioni anche in Piemonte, Sardegna e Puglia.
Test rapidi già disponibili per la diagnosi
Il virus, trasmesso dalle zanzare del genere Culex, può presentarsi in forma asintomatica nell’80% dei casi, ma in alcune persone può evolvere in forme neurologiche gravi come encefaliti, meningiti e paralisi. I soggetti più a rischio sono anziani, immunodepressi o con patologie pregresse.
In questo contesto, l’azienda Screen Italia ha reso disponibile il test rapido professionale “Subito CheckUp Test WEST NILE”, che consente l’individuazione degli anticorpi IgM e IgG in pochi minuti. Il test è rivolto a medici, farmacie e operatori sanitari, ma anche a chi risiede o lavora in aree a rischio, con l’obiettivo di favorire la diagnosi tempestiva e monitorare la diffusione del virus.
Schillaci: «Virus endemico, ma concentrazione anomala»
«Il virus del West Nile è endemico dal 2008 e il trend attuale è in linea con gli anni precedenti», ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista al Messaggero. «Nel 2022 abbiamo registrato 728 contagi e 51 decessi, ma senza particolari allarmi mediatici. La differenza oggi è nella distribuzione geografica: il virus colpisce soprattutto Lazio e Campania».
Schillaci ha ricordato che il sistema di sorveglianza è pienamente attivo e che le Regioni stanno applicando le misure previste dal Piano Nazionale contro le Arbovirosi, comprese disinfestazioni ambientali e campagne informative sulla prevenzione individuale.











