West Nile, casi raddoppiati in Italia: Lazio e Campania trainano la crescita
- Redazione La Capitale

- 11 ago
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Il professor Maruotti (LUMSA): «Ad agosto il picco di contagi. Situazione peggiore rispetto al 2024 nelle regioni del centro-sud»

I casi di West Nile in Italia sono raddoppiati rispetto alla scorsa settimana, a cavallo tra luglio e agosto. Secondo il professor Antonello Maruotti, ordinario di statistica all’Università LUMSA e responsabile di un gruppo di ricerca che monitora l’andamento della malattia dal 2023, il mese di agosto rappresenta ogni anno la fase più acuta dei contagi. «Siamo nella fase più acuta. Come tutti gli anni, nel mese di agosto registriamo il maggior numero di casi West Nile. Rispetto alla scorsa settimana sono addirittura raddoppiati».
Il Lazio, in particolare la provincia di Latina, e la Campania guidano la crescita. Nel Lazio il numero di casi è stabile rispetto alla settimana precedente, segnale che potrebbe indicare l’avvicinamento al picco, soprattutto nella provincia pontina. In Campania, invece, i casi sono raddoppiati, con un aumento consistente anche nella provincia di Napoli, oltre che in quella di Caserta.
La situazione nelle altre regioni
Oltre alle due regioni del centro-sud, la crescita interessa anche le aree tradizionalmente endemiche: Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. In Veneto, in particolare, il numero di zanzare portatrici del virus rilevato dalla sorveglianza veterinaria lascia prevedere nuovi focolai in alcune province.
Secondo Maruotti, la situazione è peggiore rispetto al 2024 soprattutto per l’aumento dei casi in regioni come Lazio e Campania, dove in passato i numeri erano trascurabili o assenti. Nelle altre aree del Paese, invece, l’andamento resta simile a quello osservato negli anni precedenti.











