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Psicofarmaci per 1,5 milioni di persone nel Lazio, Pd: «E' emergenza, serve lo psicologo di base»

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 1 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Al via la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che intende istituire lo psicologo di base nel Lazio. L'inagurazione della campagna con Elly Schlein e Roberto Gualtieri in un'iniziativa a piazzale del Verano alle 18:30

Psicofarmaci per 1,5 milioni di persone nel Lazio, Pd: «E' emergenza, serve lo psicologo di base»
Consiglio della regione Lazio

Sono aumentati del 45 per cento, rispetto al 2019, i giovani che ogni anno si rivolgono al dipartimento di salute mentale della Asl di Roma per disturbi alimentari, depressione, dipendenze ed altri problemi psicologici. Mentre cresce la spesa in psicofarmaci, ci sono ancora molte persone che per difficoltà economiche o per vergogna non chiedono aiuto. Per fronteggiare questa situazione «emergenziale» è stata depositata in regione una proposta di legge di iniziativa popolare per istituire lo psicologo di base che, proprio come il medico della Asl, potrà occuparsi dei pazienti nei vari territori della Capitale e del Lazio.


Psicofarmaci per 1,5 milioni di persone nel Lazio, Pd: «E' emergenza, serve lo psicologo di base»
Avvio della campagna per la raccolta firme

Elly Schlein e Roberto Gualtieri inaugurano la campagna per la raccolta firme

Ora i promotori dovranno raccogliere 10mila firme in 6 mesi, entro il 13 novembre. «Abbiamo scelto questa modalità perché in due anni la proposta di legge non è mai stata calendarizzata in aula e quindi non è stato possibile discuterla con il consueto iter in commissione e in consiglio ma, visto che si tratta di un'emergenza, abbiamo deciso di imprimere un'accelerazione», ha spiegato a La Capitale Sara Battisti, consigliera regionale del Pd e prima firmataria del testo che è stato accolto, oltre che dal suo partito, dalle altre forze di opposizione: Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione, Polo Progressista e Avs. La campagna per la raccolta firme sarà inaurata questa sera, 1 luglio, a piazzale del Verano con un talk insieme all'ordine degli Psicologi, alle associazioni studentesche e alla Cgil. Alle 19 è previsto anche l'arrivo della segretaria nazionale del partito Democratico Elly Schlein e del sindaco Roberto Gualtieri che apporrà la prima firma.


1,5 milioni di cittadini del Lazio usano psicofarmaci

Almeno 10mila ragazze e ragazzi under 18 si rivolgono ogni anno al dipartimento di salute mentale della Asl di Roma con un aumento del 45 per cento di casi rispetto al 2019 se si considerano anche i giovani tra i 18 e i 25 anni. Negli ultimi anni è cresciuta anche la spesa in psicofarmaci: oltre un milione e mezzo di cittadini e cittadine laziali usano regolarmente antidepressivi, stabilizzanti dell’umore, calmanti, litio, spesso senza consultazione medica. Nel 2023 sono 92.500 gli utenti seguiti dai servizi di salute mentale a cui si aggiunge un ampio fenomeno sommerso.


Gli psicologi si occuperanno anche di casi violenza domestica, famiglie in crisi e minori

La proposta di legge prevede l’istituzione, in tutte le Asl del territorio regionale, del servizio di assistenza psicologica primaria «da erogare attraverso l’introduzione dello psicologo e/o della psicologa di cure primarie, al fine di offrire un supporto psicologico alle persone e operare preventivamente rispetto a molte patologie che, con il tempo possono arrecare danni seri e pericolosi e avere ripercussioni anche fisiche», si legge nel testo. I professionisti, coordinati da un altro psicologo, saranno individuati tra i dipendenti e gli specialisti della Asl territorialmente competente e si occuperebbero anche di collaborare ai casi violenza domestica, stalking e revenge porn, di famiglie in crisi e minori.


«Non si può più aspettare»

La proposta- che prevede lo stanziamento di 14 milioni di euro per triennio - ha origini lontane. «Questa non è un'emergenza di oggi tanto che avevo presentato la legge già nel 2019 quando il presidente era Nicola Zingaretti», ha ricordato Battisti. «In quel periodo venne depositato un testo simile anche in regione Campania e in regione Puglia che fu, però, impugnato». Quando, successivamente, il Tar ha respinto l'impugnativa la situazione nel Lazio è cambiata con l'arrivo del governo di centro destra. A quel punto la consigliera ha ripresentato la legge ma la maggioranza non l'ha presa in considerazione. «Sono tante in realtà le iniziative in tema sanitario ferme», ha aggiunto Battisti. «Ma i numeri ci parlano, purtroppo, di un utilizzo di psicofarmaci, benzodiazepine e antidepressivi, in aumento esponenziale, soprattutto nella fase adolescenziale e questo a volte avviene anche senza consulto medico, perché sappiamo che purtroppo ad oggi il sistema sanitario regionale, non copre queste cure. Ecco perché non si può più aspettare», ha concluso la consigliera.




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