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Caravaggio 2025 a Roma verso la chiusura: oltre 400mila visitatori e un nuovo progetto di luce

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 15 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

A Palazzo Barberini ultimi giorni per l’esposizione rinnovata, con l’intervento luminoso di Francesco Murano

caravaggio

Resterà visitabile fino al 20 luglio la mostra “Caravaggio 2025” a Palazzo Barberini di Roma. L’esposizione, già oltre la soglia dei 400mila ingressi, si chiude con un rinnovamento significativo: un nuovo progetto di illuminazione scenografica firmato da Francesco Murano, che trasforma l’esperienza visiva in un percorso narrativo basato sul chiaroscuro.


Una scrittura di luce pensata per il Merisi

«Caravaggio non va solo illuminato: va compreso», spiega Francesco Murano, tra i più noti lighting designer italiani. L’intervento, definito come una vera e propria “scrittura di luce”, ripensa le opere in chiave percettiva, con un’attenzione calibrata all’effetto drammatico delle fonti luminose. Ne è esempio l’Ecce Homo, il cui volto emerge dal buio in un gioco che invita il visitatore al dialogo.


La nuova regia luminosa si confronta con la complessa architettura di Palazzo Barberini. Le luci si integrano nella monumentalità delle stanze, valorizzando sia le superfici pittoriche che la qualità atmosferica dei luoghi. Le temperature colore sono studiate per adattarsi alla materia dei dipinti, creando volumi e prospettive coerenti con l’arte del Merisi.


La Flagellazione di Cristo e il mistero della luce

Tra le opere, la Flagellazione di Cristo continua a colpire lo stesso Murano: «È bastata una sola luce per far risplendere il corpo di Cristo». L’effetto, ricorda, lo aveva già sperimentato nel 2011 nella mostra “Gli occhi di Caravaggio”, curata da Vittorio Sgarbi. Un risultato che evoca le leggende sulle alchimie cromatiche suggerite dal cardinale Del Monte.


La mostra si avvia alla conclusione proponendo un’esperienza in cui la luce è interprete, non solo tecnica ma espressiva, capace di offrire una visione narrativa e coinvolgente dell’universo caravaggesco.

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