Giovanni Malagò lascia il Coni, dopo 12 anni

Giovanni Malagò conclude 12 anni alla guida del Coni con gratitudine e serenità. Un addio che è solo un arrivederci: «Ultimo giorno? Lo vivo come il primo, con spirito di servizio»

Giovanni Malagò (Coni)

Giovanni Malagò, presidente uscente del Coni, chiude oggi un capitolo lungo 12 anni di presidenza, vissuti con passione, dedizione e spirito di servizio. Alla vigilia delle elezioni che decreteranno il nuovo numero uno dello sport italiano, Malagò lascia l’incarico ma non l’ambiente sportivo:«Farò una vita diversa, ma non lascio questo ambiente».

Nel suo ultimo giorno ufficiale nel rosa intenso del Palazzo H, al Foto Italico, ha voluto ricordare con lucidità e tranquillità il suo impegno:«Lo vivo come il primo giorno, con spirito di servizio».

Una filosofia di vita anche nei momenti più duri

Giovanni Malagò ha spiegato il suo modo di affrontare i cambiamenti con calma e disciplina, rievocando un episodio vissuto durante la pandemia:«Mi sono calato perfettamente nella parte, da domani ci sarà una vita diversa, ma non è certo un mondo che abbandono - ha spiegato e ha poi aggiunto -. Sono aiutato da questo modo di approcciare la vita. Divento per certi versi zen».

Un’attitudine che lo ha aiutato anche in momenti meno consueti, come racconta:

«Quando in Cina mi hanno detto che avevo il Covid e sono stato in hotel due settimane senza nulla, tutti mi hanno chiesto come abbia fatto a resistere, ma io mi sono calato nella parte. E così faccio oggi. La vita questo ha voluto e va bene così».

Malagò, orgoglio e gratitudine per dodici anni al vertice

Nel tracciare un bilancio della sua lunga esperienza, Giovanni Malagò si è detto commosso e profondamente grato per i tanti messaggi ricevuti in queste ore:

«Il diluvio di messaggi che mi stanno arrivando. Sono impressionanti. Sono ossigeno nel vero senso della parola. Grazie, grazie veramente a tutti».