Apre lo sportello Casa a Cinecittà, Zevi: «A Roma solo 200mila affitti a lungo termine»
- Titty Santoriello Indiano
- 15 lug
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 16 lug
«Insieme per l'abitare» è lo sportello appena istituito in VII municipio: il terzo presidio territoriale dopo quelli del III e dell'VIII municipio. Laddaga: « Ascolto, assistenza e aiuto ai cittadini che si trovano ad affrontare il problema della casa».
Trombetti: «Nel prossimo assestamento di bilancio saranno stanziati 80 milioni per l'acquisto di case vuote».
Luparelli: «Presto nascerà l'agenzia cittadina per il diritto all'abitare»

Come si scrive la richiesta per la casa popolare? Quali sono le possibilità legali per chi è stato raggiunto da una lettera di sfratto? Come si accede ai bonus e ai contributi previsti dagli strumenti di welfare? Sono alcune domande a cui risponderanno gli operatori e le operatrici dello sportello «Insieme per l'abitare» appena istituito nel VII municipio, a piazza Cinecittà: il terzo presidio territoriale dopo l’agenzia Ada nel III municipio e l' agenzia Diritti nuova cittadinanza nell’VIII che lavorano insieme al Punto abitare del Comune.
Zevi: «Avvicinare la domanda e l'offerta»
Se il Campidoglio sta lavorando per garantire nuove 2mila case popolari entro il 2027 e sta cercando soluzioni di lungo periodo anche nell'interlocuzione con il Governo e l'Unione europea, gli sportelli nei territori sono il primo approdo di chi è in difficoltà. «Bisogna dare anche risposte nell'immediato - ha detto l'assessore alle Politiche abitative Tobia Zevi - e questo sportello potrà farlo con due strumenti». Il primo è quello «della delibera 185 del 2025, ovvero il nuovo welfare abitativo e l'assegno universale sia per chi deve pagare l'affitto che per chi viene sfrattato», ha aggiunto l'assessore. Il secondo è « l'agenzia per l'abitare che consente di avvicinare la domanda e l'offerta nel mercato della locazione privata».
«In una città dove ci sono 1 milione e 400 mila case di cui meno di 200mila sono affittate a lungo termine - ha precisato Zevi - questi sportelli diventano fondamentali sia per l'utenza più povera sia per quella che si trova nella cosiddetta fascia intermedia».
«Ascolto, assistenza e aiuto»
Lo sportello, dal costo di circa 80mila euro per il primo anno, diventerà un servizio strutturato del municipio con un ulteriore investimento di 200mila euro per biennio. Nei prossimi giorni aprirà per due mattine e due pomeriggi a settimana al piano terra della sede municipale in piazza Cinecittà, accanto all'ufficio Relazioni con il pubblico. Un assistente sociale coordinerà il progetto affiancando due operatori, un mediatore linguistico culturale e un consulente per il supporto giuridico e legale.
«Il servizio fornirà ascolto, assistenza e aiuto ai cittadini che si trovano ad affrontare il problema della casa come chi rischia lo sfratto per morosità incolpevole, per la perdita del lavoro o ha difficoltà, ad esempio, a fornire delle garanzie», ha dichiarato il presidente del VII municipio Francesco Laddaga.

«Questo sportello nasce da vari atti in consiglio e in giunta per offrire un contributo territoriale accanto allo sforzo che sta facendo il Campidoglio - ha proseguito Laddaga -mentre a livello nazionale non c'è un grande supporto nell'affrontare l'emergenza abitativa».
«Da sola l’amministrazione non ce la può fare - ha aggiunto l'Assessora al sociale Adriana Rosasco - ecco perché abbiamo istituito una rete per la gestione del progetto». La Rti è composta da La Sponda e da Nonna Roma insieme alla cooperativa Stand Up e Civico 7 come partner territoriali.
Trombetti: «stanziamento di 80 milioni per l'acquisto di case vuote»
«Prendere in carico le persone che si rivolgono al municipio è una fase importante», ha dichiarato Yuri Trombetti, presidente della commissione capitolina Patrimonio e politiche abitative che ha partecipato alla presentazione dello sportello martedì 15 luglio nella Sala Rossa dell'ente territoriale. «Trovare delle persone competenti che comprendono subito il problema, orientano i cittadini e li indirizzano verso le possibili soluzioni è un lavoro fondamentale». Un lavoro che, secondo il consigliere, va sostanziato con gli strumenti che il Comune sta mettendo a disposizione. Il riferimento e ai bandi per le case Erp (edilizia residenziale pubblica, ndr) ed Ers (Edilizia residenziale sociale, ndr). «In una città dove in passato c'è stata una privatizzazione selvaggia delle case degli enti, ora il comune le compra», ha spiegato il consigliere che ha annunciato: «Nel prossimo assestamento di bilancio di luglio saranno stanziati 80 milioni per l'acquisto di case vuote».
Luparelli: «Ora l'agenzia cittadina per il diritto all'abitare»
Se 20mila persone a Roma sono in lista d'attesa per ottenere un alloggio popolare, 5mila l'anno sono quelle che vengono sfrattate: in media 13 nuclei familiari quotidianamente rischiano di perdere la casa. «Ascoltare l'emergenza abitativa dei territori e dare risposte reali davanti a un mercato immobiliare sempre più escludente è diventata la priorità e nel municipio VII sarà possibile in particolare per le persone più vulnerabili ricevere assistenza tecnica e legale e supporto nella ricerca di soluzioni alloggiative», hanno dichiarato Alessandro Luparelli, capogruppo di Sinistra civica ecologista in Campidoglio ed Emanuela Ammerata, consigliera di Sce in VII municipio. Luparelli ha, poi, fatto sapere che nei prossimi giorni in Assemblea capitolina si voterà una nuova delibera: «Sarà istituita - ha anticipato il consigliere - un'agenzia per il diritto all'abitare cittadina che tenga conto e valorizzi esperienze territoriali come questa e quelle del III e dell' VIII municipio».











