Villa Pamphilij, il presunto killer si chiama Francis Kauffman: aveva un'identità falsa
- Redazione La Capitale

- 17 giu
- Tempo di lettura: 2 min
L’uomo, che si presentava sotto il falso nome di Rexal Ford, aveva un passaporto vero ma intestato a un'identità rubata, quella di un produttore cinematografico

Un duplice omicidio con una dinamica ancora da chiarire, una rete di false identità, spostamenti internazionali e un legame cruciale con Malta: è la cornice del caso di Villa Pamphilij delle ultime settimane. Al centro della vicenda c’è Francis Kaufmann, 46enne americano arrestato venerdì scorso sull’isola greca di Skiathos, con l’accusa di aver ucciso la donna e la bambina tra i 6 e i 12 mesi, ritrovate senza vita il 7 giugno in uno dei parchi più estesi di Roma.
L'uomo ha precedenti, tra cui anche una carcerazione, di quattro mesi, per un’aggressione con arma letale. Ora si aspetta l'estradizione in Italia.
L’uomo, che si presentava sotto il falso nome di Rexal Ford, aveva un passaporto vero ma intestato a un'identità rubata, quella di un produttore cinematografico. La vera identità è stata accertata dall’Fbi, che ha trasmesso i risultati alla procura di Roma nell’ambito di una rogatoria internazionale.
Villa Pamphilij, il legame con Malta
Secondo quanto emerso dalle indagini, esiste un legame tra Ford/Kaufmann e una donna, conosciuta finora solo con il nome di Stella e la coppia avrebbe vissuto a Malta, dove sarebbe stato possibile anche il matrimonio tra Kaufman. Non si esclude che la bambina possa essere nata proprio sull’isola. La donna, di origini presumibilmente russe o ucraine, resta una figura enigmatica e la sua identificazione è una delle priorità degli investigatori italiani.
Un ulteriore elemento arriva da un messaggio vocale inviato da Kaufmann a un amico italiano due giorni prima del ritrovamento dei corpi. Nell’audio, pubblicato da Repubblica, l’uomo afferma: «Mia moglie mi ha lasciato, è tornata dal suo ex. Mi ha lasciato con la bambina perché non era più interessata ad essere madre. Ora sono tornato a Roma con la bimba e mi chiedevo se tu potessi ospitarmi».
Nel messaggio, Kaufmann menziona anche un presunto progetto cinematografico a cui sarebbe stato collegato Dhani Harrison, figlio del leggendario Beatle George Harrison, dettaglio che le autorità non confermano e che potrebbe far parte di un delirio o di una strategia di manipolazione.
Kaufmann è formalmente accusato di omicidio e soppressione di cadavere, ma per ora solo in relazione alla bambina. Gli inquirenti sospettano che anche la donna possa essere stata uccisa – forse soffocata con un cuscino – ma la mancanza di segni evidenti sul corpo rende difficile procedere con una seconda accusa di omicidio. Intanto, la Procura di Roma continua a ricostruire gli spostamenti internazionali della coppia, che avrebbe transitato non solo da Malta, ma anche dalla Russia, prima di stabilirsi temporaneamente in Italia.











