Via dei Gordiani: l'impianto rifiuti accanto al distributore gpl esploso, tutti d'accordo a spostarlo ma manca ancora un documento
- Titty Santoriello Indiano
- 25 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 lug
Accanto al distributore Gpl esploso il 4 luglio, c'è un impianto di rifiuti che la cittadinanza chiede di spostare da tempo. Dopo la proroga regionale nel 2023, il sito di stoccaggio e rottamazione dovrebbe essere spostato nel comune di Ardea. Per concludere questo procedimento manca la valutazione di impatto ambientale della regione Lazio.
La consigliera del Pd Marta Bonafoni, dopo quella di marzo, presenta un'altra interrogazione: «Auspico che il presidente e la giunta regionale possano fornire un riscontro, rapido e puntuale, sui procedimenti amministrativi in corso»

Basta salire qualche piano delle palazzine a Villa De Sanctis per vedere l'impianto di rifiuti lontano solo qualche metro, lo spazio della strada. Da lì è facile scorgerne anche le mura di cinta che confinano con quelle della scuola Balzani, la stessa che è stata chiusa in seguito agli ingenti danni causati dall'esplosione all'impianto gpl. Se l'attenzione in questo spazio di città, tra la Casilina e viale della Primavera, è cresciuta dopo il disastro del 4 luglio e la morte di un uomo, la cittadinanza e le istituzioni locali da tempo denunciano l'incompatibilità dell'impianto con la vita quotidiana del quartiere e ora chiedono alla regione Lazio di velocizzare la delocalizzazione del sito di stoccaggio e rottamazione di rifiuti non pericolosi.
La proroga di due anni
Prima i controlli della polizia locale e dell'Arpa che nel 2023 hanno disposto un sequestro preventivo dell'area, poi i pareri dell'asl Roma 2, del Campidoglio e di città Metropolitana contrari alla localizzazione dell'impianto in via dei Gordiani. Infine anche la regione Lazio ad ottobre 2023 ha ammesso le «criticità localizzative dell'impianto» di proprietà della Mcr Srl, con una superficie di 8mila metri quadri e un'autorizzazione a trattare oltre 21mila tonnellate di rifiuti l'anno. In quella occasione la stessa regione ha rilasciato per ulteriori 24 mesi un'autorizzazione provvisoria prorogando, di fatto, per altri due anni la permanenza dell'impianto. Secondo questo provvedimento, ad ottobre prossimo «la società dovrà cessare l’attività dell’impianto nel sito in cui è attualmente ubicato avviandone la dismissione e la rimessa in pristino dello stato dei luoghi».
Lo spostamento dell'impianto nel comune di Ardea
Da ottobre 2023 ad oggi, in quasi due anni, cosa è accaduto? A marzo scorso, in risposta ad un'interrogazione regionale della consigliera del Pd Marta Bonafoni, la giunta Rocca ha fatto sapere che la società ha presentato una istanza di delocalizzazione per spostare l'impianto nel comune di Ardea. Una decisione confermata dalla stessa Mcr Srl durante una commissione Ambiente al V municipio. Tanto che anche l'assessore municipale all'Ambiente Edoardo Annucci aveva parlato di «passi in avanti che corrispondono alle aspettative del territorio e della comunità scolastica». Nella stessa occasione è emerso che, per concludere il procedimento, la regione avrebbe dovuto presentare la valutazione di impatto ambientale per il nuovo sito nel comune di Ardea.

La protesta dei genitori
Nel frattempo si è verificata l'esplosione al distributore gpl proprio accanto all'impianto, alla scuola e al centro sportivo comunale. Una circostanza che ha reso evidente l'incompatibilità di queste attività con il tessuto urbano del quartiere. «Continuiamo a protestare con forza contro la Regione Lazio che non ci tutela, ci impedisce di vivere dignitosamente e mette a rischio la nostra vita, sottoponendoci a una convivenza forzata e illegale con rottamatori, demolitori, materiali tossici e altamente infiammabili, siti di smaltimento di rifiuti», hanno scritto in una lettera i genitori dell’istituto comprensivo Simonetta Salacone all'indomani del 4 luglio. Gli stessi che, insieme alla cittadinanza hanno indetto qualche giorno dopo una manifestazione per chiedere, tra l'altro, la bonifica di tutta l'area.
«Auspico un riscontro rapido e puntuale»
«Inevitabilmente, quanto accaduto a inizio luglio con l’esplosione del distributore Gpl di via dei Gordiani, adiacente all’impianto di Mcr Srl e alla scuola Balzani, impone un’attenzione e misure in grado di sanare, una volta per tutte, l’accertata incompatibilità localizzativa di questa attività», ha dichiarato la consigliera Bonafoni presentando, giovedì 24 luglio, una nuova interrogazione al presidente della regione Francesco Rocca. Un documento con il quale si chiede chiarezza sui «tempi di conclusione del procedimento di valutazione d’impatto ambientale» in merito al progetto di delocalizzazione dell’impianto di rifiuti. «Auspico che il presidente e la giunta regionale possano fornire un riscontro, rapido e puntuale, sui procedimenti amministrativi in corso», ha concluso la consigliera.











