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Truffe agli anziani, 36enne arrestata con un bottino da 100mila euro

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 1 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

La 36enne contattava le vittime – tutte anziane, una di loro anche con gravi problemi di salute – e, con voce sicura e storie drammatiche, si spacciava per un parente in emergenza o un operatore postale

carabinieri

Faceva finta di essere un nipote in difficoltà economiche o un impiegato dell’ufficio postale, e con queste scuse riusciva a raggirare anziani soli e fragili. Una donna di 36 anni, originaria di Napoli, è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Porta Portese a Roma con l’accusa di truffa aggravata e furti in abitazione. Il bottino complessivo delle sue truffe «della porta accanto» ammonta a circa 100 mila euro.


Truffe agli anziani, sulla 36enne si indaga dal 2023

Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, erano partite a gennaio 2023 e si sono basate sull’analisi di tabulati telefonici e dati telematici. Da lì gli investigatori sono riusciti a ricostruire almeno tre episodi di truffa avvenuti tra marzo e aprile dello stesso anno, tutti con un copione simile e studiato nei dettagli.


La 36enne contattava le vittime – tutte anziane, una di loro anche con gravi problemi di salute – e, con voce sicura e storie drammatiche, si spacciava per un parente in emergenza o un operatore postale. Il trucco funzionava: le vittime si convincevano a consegnare contanti o gioielli «per aiutare il nipote» o «risolvere un problema urgente».


Una volta fissato l'appuntamento, la truffatrice si presentava davanti all’abitazione, ma non entrava mai. A farlo era un complice, incaricato di incassare il bottino. Lei restava fuori, facendo da palo e controllando che tutto andasse secondo i piani.


Il lavoro degli inquirenti ha permesso di ricostruire l’intero schema criminale e di stimare in circa 100 mila euro il guadagno illecito accumulato in pochi mesi. Ora la donna è finita in manette e si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Intanto, le indagini proseguono: gli investigatori sospettano che possa aver colpito ancora, magari con lo stesso trucco.

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