Sono 32 i casi totali di West Nile, di cui 21 nel Lazio
- Edoardo Iacolucci
- 25 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 lug
Virus West Nile: 32 casi confermati in Italia. 21 nel Lazio, di cui 15 neuroinvasivi

Dal 1° gennaio al 23 luglio, in Italia sono stati registrati 32 casi confermati di infezione da virus West Nile nell’uomo, secondo quanto riportato dal bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il Lazio il più colpito: 21 casi nella provincia di Latina
Il Lazio è la regione più colpita, con 21 casi segnalati, tutti localizzati nella provincia di Latina, nei comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia. Si tratta della zona con la maggiore concentrazione geografica di infezioni sul territorio nazionale.
Focus clinico: ricoveri, terapia intensiva e un 31enne in gravi condizioni
A livello clinico, i pazienti vengono assistiti in varie strutture sanitarie: nove sono ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali San Giovanni di Dio di Fondi e Santa Maria Goretti di Latina, mentre un 31enne di Aprilia, colpito da febbre e vomito nei giorni scorsi, è stato trasferito allo Spallanzani di Roma in condizioni serie dopo un iter ospedaliero complesso. Altri due pazienti in condizioni critiche si trovano in terapia intensiva, sei sono in cura domiciliare per sintomi lievi e due sono stati dimessi.
West Nile, due decessi dall’inizio dell’anno, uno nel Lazio
Uno dei 21 casi laziali riguarda una donna di 82 anni residente a Nerola, deceduta a causa di complicanze neurologiche legate all’infezione. Si tratta del secondo decesso a livello nazionale, dopo quello registrato a maggio in Piemonte.
Distribuzione dei casi nelle altre regioni italiane
Nel complesso, dei 32 casi confermati in Italia, 23 hanno manifestato una forma neuro-invasiva (2 in Piemonte, 2 in Veneto, 1 in Emilia-Romagna, 15 nel Lazio, 3 in Campania),, 6 casi hanno avuto sintomi febbrili (2 in Veneto, 4 nel Lazio), 1 caso asintomatico è stato identificato in un donatore di sangue in Veneto.
Infezione equina a Salerno: nessun rischio per l’uomo
Un caso di infezione da West Nile è stato riscontrato anche in un cavallo nella zona di Salerno. Gli esperti confermano che non vi è rischio di trasmissione del virus dagli equini all’uomo.
Un virus endemico con nuova diffusione nel Centro-Sud
Il virus, trasmesso dalla zanzara Culex infettata da uccelli selvatici, è presente in Italia dal 2008 e la sua circolazione è considerata endemica. L’andamento numerico dei casi resta in linea con gli anni precedenti, ma la distribuzione geografica risulta marcatamente spostata verso il Centro-Sud, con un aumento dei casi in Lazio e Campania, aree finora meno coinvolte.
Interventi in corso: disinfestazioni, sorveglianza e prevenzione
In risposta alla diffusione, sono state attivate disinfestazioni su larga scala nei comuni interessati e misure di sorveglianza sanitaria, comprese le verifiche sulle sacche di sangue. I medici di base sono stati allertati per monitorare la comparsa di sintomi compatibili, come la febbre superiore ai 38°C. I cittadini sono invitati a proteggersi dalle punture di zanzare, usando repellenti, zanzariere e prodotti larvicidi.
Cos'è la zanzara Culex
La Culex è una zanzara comune in Italia, ed è ormai nota per essere il principale vettore del virus West Nile. Vive soprattutto in ambienti umidi e, come da abitudine per la sua specie, si riproduce in acque stagnanti.
È attiva soprattutto di sera e di notte, quando le femmine pungono per nutrirsi di sangue e deporre le uova. Preferisce nutrirsi di uccelli, ma può pungere anche esseri umani. Da qui la diffusione della malattia: la zanzara si infetta pungendo uccelli portatori del virus, e successivamente può trasmetterlo a esseri umani o animali, come i cavalli.










