«Soldi rubati a salute e ambiente», la manifestazione a Roma contro l'aumento delle spese militari
- Titty Santoriello Indiano
- 21 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 giu
All'appuntamento - ore 14 a Porta San Paolo - hanno aderito circa 500 realtà tra associazioni, sindacati e organizzazioni sociali oltre al Movimento 5 Stelle e ad Alleanza Verdi Sinistra

«Per impedire la guerra globale abbiamo bisogno di unire le forze e lottare insieme». Con questo obiettivo si tiene oggi a Roma la manifestazione contro l'aumento delle spese militari in Europa e in Italia. Il corteo partirà da Porta San Paolo alle 14 e si concluderà al Colosseo dove è previsto un «die in», protesta non violenta durante la quale i partecipanti si stenderanno a terra, coperti da un lenzuolo bianco, ascoltando la registrazione dei bombardamenti su Gaza: un gesto simbolico per simulare gli orrori della guerra in medio oriente e in tutti conflitti in corso.
«800 miliardi rubati alla salute e all'ambiente»
«Ci opponiamo al piano europeo di spendere altri 800 miliardi di euro in armi: saranno 800 miliardi rubati ai servizi sociali, alla salute, all'educazione, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla transizione giusta e alla giustizia climatica», dicono i promotori tra cui Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia. Il corteo «No a guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo», aderisce alla campagna internazionale «Stop Rearm Europe», che conta tra le proprie adesioni circa mille sigle in 18 Paesi. La manifestazione che si tiene in concomitanza al vertice Nato a L’Aja dove verrà proposto all’Italia e all’Ue di aumentare le spese per il riarmo fino al 5 per cento di Pil.
«Sarà un regalo solo ai produttori di armi in Europa, negli Usa e nel mondo: renderà la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Produrrà più debito, più austerità, più confini. Approfondirà il razzismo. Alimenterà il cambiamento climatico. Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Ciò di cui abbiamo bisogno è un piano completamente differente: sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l'Europa e per il mondo», spiegano gli attivisti.

Hanno aderito circa 500 sigle, tra i partiti M5S e Avs
Dopo il via da Porta San Paolo, il corteo si snoderà lungo viale della piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, fino al Colosseo, lato via Claudia.
Due bandiere, quella della pace e della Palestina e due striscioni saranno esposti alla partenza del corteo che sarà accompagnato da un grande camion attrezzato. All'appuntamento hanno aderito circa 500 realtà tra associazioni, sindacati e organizzazioni sociali oltre al Movimento 5 Stelle e ad Alleanza Verdi Sinistra. Del Pd, che non ha sostenuto ufficialmente la manifestazione, ci saranno alcuni parlamentari a titolo personale.
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