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Roma, approvato l’assestamento di bilancio: 6,5 miliardi per i servizi e 6,7 miliardi per investimenti. Nuove assunzioni e fondi per verde, scuole e edilizia popolare

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 30 lug
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 31 lug

Il provvedimento è stato varato in anticipo sui tempi previsti, dal momento che avrebbe dovuto essere approvato entro domani (mercoledì 31 luglio), ed è immediatamente esecutivo

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Via libera dell'assemblea capitolina all’assestamento di bilancio 2025. Un passaggio cruciale per i conti della Capitale che mette sul piatto 6,5 miliardi di euro per la spesa corrente e un piano di investimenti da circa 6,7 miliardi. L’aula Giulio Cesare ha approvato la delibera con 29 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri. Il provvedimento è stato varato in anticipo sui tempi previsti, dal momento che avrebbe dovuto essere approvato entro domani (mercoledì 31 luglio), ed è immediatamente esecutivo.


La seduta è stata caratterizzata dall’assenza di una parte delle opposizioni, che in mattinata non si sono presentate in aula: in questo modo sono decaduti automaticamente oltre 2.900 ordini del giorno e circa venti emendamenti che restavano da votare, portando direttamente alle dichiarazioni di voto e alla decisione finale.


Come saranno impiegate le risorse per i servizi

La manovra approvata prevede una serie di interventi sia sulla spesa corrente sia sugli investimenti. Per quanto riguarda i servizi, circa 20 milioni di euro sono destinati a nuove assunzioni e alla stabilizzazione del personale precario dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Sono inoltre stanziati circa 3 milioni di euro per coprire gli straordinari della polizia locale, 2,5 milioni per adeguare le rette delle case-famiglia che ospitano minori e nuclei madre-bambino, e 2 milioni aggiuntivi per la cura del verde municipale, che si sommano ai 12,5 milioni già assegnati ai municipi. A questi si aggiungono circa 15 milioni di euro destinati a coprire l’aumento dei costi delle utenze e dei consumi energetici degli edifici comunali.


Gli investimenti nell'assestamento di bilancio

Sul fronte degli investimenti, per il 2025 vengono messi a disposizione circa 110 milioni di euro di risorse comunali da utilizzare per interventi diffusi su tutta la città: sicurezza stradale, manutenzione delle strade municipali, attraversamenti pedonali e punti critici (black points), rifacimento di marciapiedi, aree scolastiche, manutenzione di scuole e edifici, lavori sulla rete fognaria, spazi verdi e parchi, teatri, aree gioco e altri spazi pubblici. Un capitolo importante riguarda anche l’acquisto di immobili, per il quale vengono stanziati 85 milioni di euro: di questi, 30 milioni sono destinati all’edilizia residenziale pubblica e si sommano ai 60 milioni già previsti a bilancio per alloggi popolari.


Le reazioni dell'aula

La maggioranza ha rivendicato il carattere strategico della manovra. «Abbiamo rafforzato l’impegno dell’amministrazione nel garantire servizi pubblici efficienti e nel proseguire il percorso di trasformazione e rigenerazione urbana che Roma merita» ha dichiarato Giorgio Trabucco, capogruppo della lista civica Gualtieri sindaco, sottolineando come «si tratti di una manovra equilibrata che mette al centro i bisogni concreti della città: dalla cura degli spazi pubblici alla sicurezza, dal rafforzamento del welfare abitativo alla stabilizzazione del personale educativo».


Trabucco ha rimarcato anche l’importanza degli stanziamenti per la manutenzione diffusa – oltre 110 milioni di euro – e per l’acquisto di immobili, evidenziando che «questo è un segnale concreto di attenzione verso le fasce più fragili». Ha poi aggiunto: «Particolarmente rilevante è anche l’investimento sul personale, con nuove assunzioni e percorsi di stabilizzazione che garantiscono continuità educativa e servizi di qualità alle famiglie. Nonostante il sottofinanziamento strutturale che penalizza la Capitale, siamo riusciti a coniugare rigore e visione grazie al recupero delle entrate, alla lotta all’evasione e agli investimenti in innovazione e digitalizzazione».


Le parole del Pd romano

Soddisfazione è stata espressa anche dal Partito democratico, con la capogruppo Valeria Baglio e il presidente della commissione Bilancio Lorenzo Marinone: «Questa approvazione rappresenta un passaggio fondamentale che consolida una gestione seria, responsabile e ambiziosa della finanza pubblica. Il bilancio da 6,7 miliardi guarda concretamente ai quartieri, alla casa, alla scuola, alla sicurezza urbana e al patrimonio culturale, rafforzando i servizi essenziali e dando risposte ai cittadini».


I due esponenti dem hanno evidenziato che la manovra destina 110 milioni di euro agli interventi diffusi e 85 milioni all’acquisto di immobili, oltre a prevedere un intervento strutturale per ridurre il precariato nei servizi educativi: «Sono previste circa mille assunzioni entro il 2025 e un nuovo concorso nel 2026, un cambio di passo che restituisce dignità alle educatrici e certezze alle famiglie». Infine, Baglio e Marinone hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di un intervento statale: «Roma continua a subire un sottofinanziamento strutturale da parte dello Stato. Non si tratta di chiedere privilegi, ma di avere giustizia».


La posizione di Demos

Un plauso all’assestamento è arrivato anche dal gruppo Demos. Sandro Petrolati, capogruppo in Campidoglio, ha parlato di «una delibera frutto di un lungo lavoro, che non si limita a un elenco di numeri ma riflette una visione della città capace di garantire diritti e inclusione. Abbiamo portato avanti un’idea di Roma che tuteli l’abitare, la mobilità, la salute e la sicurezza stradale, con particolare attenzione alle persone più fragili e a una città che resta fedele alla propria vocazione di accoglienza».

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