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Psiconcologia, l’altra faccia della cura: ogni anno 300 vite accompagnate al Sant’Andrea

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 1 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Un servizio attivo dal 2008 accompagna i malati oncologici nel percorso emotivo della cura. Aumentano le richieste da parte degli uomini

ospedale sant'andrea

Un sostegno silenzioso, ma essenziale è quello offerto dal servizio di Psiconcologia dell'ospedale Sant'Andrea, attivo dal 2008 e oggi sempre più al centro del percorso terapeutico per i pazienti oncologici. Ogni anno, il reparto registra circa 2mila prestazioni e segue in media 300 pazienti, con età compresa tra i 40 e i 70 anni.


Sant'Andrea, sempre più uomini si affidano alla Psiconcologia

La psiconcologia è una disciplina che si occupa degli aspetti psicologici, emotivi e relazionali legati alla malattia oncologica. «A dieci giorni dalla richiesta fissiamo il primo appuntamento, seguito da un ciclo di 8-10 incontri calibrati sulle esigenze del paziente», spiega la dottoressa Chiara Maria Navarra, psicologa, psicoterapeuta e referente del servizio. L’obiettivo è quello di lenire la sofferenza emotiva di chi affronta il cancro, ma anche di sostenere i familiari, spesso colpiti da un impatto psicologico altrettanto profondo.


Tra i segnali più rilevanti, sottolinea Navarra, c’è l’aumento delle richieste di supporto da parte degli uomini, tradizionalmente più restii a esprimere il proprio disagio. «I pazienti più anziani chiedono aiuto in autonomia. I più giovani, invece, ci vengono segnalati dai medici: in loro la malattia spesso ha un impatto più deflagrante».


Gli studi più recenti confermano l’efficacia della psiconcologia: riduce l’ansia e la paura, aiuta ad affrontare i cambiamenti fisici legati alla malattia e ai trattamenti – come la chemioterapia – e favorisce la comunicazione con i familiari e il personale medico, diventando parte integrante del processo di cura.


Il servizio lavora in stretta sinergia con tutti i reparti del Sant’Andrea e può contare su uno Sportello informativo per malati oncologici, al piano terra della struttura, accanto al Punto di Accoglienza. Nato in collaborazione con AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro), lo sportello è gestito da volontari in servizio civile e fornisce informazioni pratiche su trattamenti, servizi e diritti dei pazienti. A disposizione degli utenti anche una linea telefonica dedicata per prenotazioni e richieste di supporto.


«L’incremento dei casi oncologici, anche in fasce d’età sempre più giovani, ha dato ulteriore valore al nostro lavoro. Oggi lo psiconcologo è una figura di riferimento fondamentale – conclude Navarra – non solo per chi è malato, ma per l’intero nucleo familiare coinvolto nella malattia».

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