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Porto di Anzio, ancora nessun dragaggio: i lavori rischiano di concludersi a fine estate

  • Immagine del redattore: Anita Armenise
    Anita Armenise
  • 7 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Il nodo centrale è la tempistica. I rilievi al porto di Anzio, propedeutici al dragaggio vero e proprio, dovrebbero durare quasi un mese, con conseguente slittamento dell’intervento effettivo verso la fine dell’estate. Troppo tardi, secondo armatori e pescatori

porto di anzio

Sono iniziati venerdì scorso, il 4 luglio, e proseguiranno fino al 31 del mese i rilievi batimetrici per il dragaggio del porto di Anzio, un’operazione programmata nel pieno della stagione estiva e che rischia di compromettere l’avvio dei collegamenti marittimi con l’isola di Ponza. Aliscafi fermi, banchine occupate ma nessuna partenza all’orizzonte. Il rischio concreto è che la stagione turistica sfumi prima ancora di cominciare.


Il nodo centrale è la tempistica. I rilievi, propedeutici al dragaggio vero e proprio, dovrebbero durare quasi un mese, con conseguente slittamento dell’intervento effettivo verso la fine dell’estate. Troppo tardi, secondo armatori e pescatori, che lamentano un blocco delle attività e mancate entrate in uno dei periodi economicamente più cruciali dell’anno.


Porto di Anzio, discordanze sulla durata degli interventi

Dal comune di Anzio, però, arrivano rassicurazioni. In una nota si legge: «È tornata in porto la draga Gdo, che nei giorni scorsi aveva già effettuato lavori di escavo all’imboccatura del porto. I rilievi batimetrici hanno rilevato una profondità di 4,5 metri nell’area centrale, ma all’esterno persistono due banchi di sabbia con altezze inferiori. L’intervento – a costo zero per il Comune – riguarderà proprio quei banchi e nelle prossime ore il canale sarà praticabile».


Ma gli operatori portuali e i pescatori sono scettici. Il comunicato del comune parla di «poche ore» per l'operazione, ma l'ordinanza della capitaneria -successiva al comunicato - fa riferimento ad un periodo ben più lungo, di 3 settimane.


Inoltre non è la prima volta che si interviene sul fondale. Già lo scorso anno un mini-dragaggio aveva temporaneamente ristabilito l’operatività estiva. Ma le mareggiate invernali e i naturali spostamenti sabbiosi hanno riportato la situazione a livelli critici.


Oggi, secondo rilievi informali effettuati da alcuni pescatori, in diversi punti la profondità del fondale non supera i due metri –ben al di sotto del fondale necessario per la manovra agevole degli aliscafi.


La preoccupazione cresce anche per le modalità di esecuzione. I lavori dovrebbero spostare circa 27mila metri cubi di sabbia, destinati al ripascimento delle spiagge del litorale. Un’operazione che, in condizioni ordinarie, richiederebbe dai 5 ai 15 giorni lavorativi. Ma l’ordinanza prevede un arco temporale di quasi un mese solo per i rilievi.


«Ma quando inizierà il dragaggio vero e proprio?», si chiedono armatori e operatori del porto. «Se partirà dopo il 31 luglio, si rischia di completare i lavori praticamente a stagione finita. A quel punto, che senso avrà? Forse solo in vista dell’autunno, quando però i flussi turistici saranno già esauriti».

Intanto, gli aliscafi restano alla banchina. E l'estate, quella vera, è già compromessa.

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