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Nascono le Case del Cibo: spazi, diritti e sostenibilità per una nuova politica alimentare urbana

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 27 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Non nuovi edifici, ma spazi già esistenti da recuperare, rinforzare e radicare nei quartieri, per generare coesione sociale e risposte concrete ai bisogni delle comunità locali

casa del cibo

Dalla periferia romana parte una proposta che potrebbe cambiare il volto della città e il modo in cui si pensa il cibo come diritto, relazione e risorsa. Si tratta dell'iniziativa del Consiglio del Cibo di Roma Capitale presentata nel progetto Case del Cibo, nel corso dell’assemblea pubblica che si è svolta alla Casa di Quartiere del Quarticciolo.


Presìdi territoriali multifunzionali, dedicati alla promozione dell’alimentazione sostenibile, al recupero delle eccedenze, alla formazione, alla valorizzazione delle filiere locali e allo sviluppo dell’economia solidale. Non nuovi edifici, ma spazi già esistenti da recuperare, rinforzare e radicare nei quartieri, per generare coesione sociale e risposte concrete ai bisogni delle comunità locali.


«Le Case del Cibo sono la risposta concreta alla domanda di prossimità, giustizia sociale e sostenibilità che attraversa i territori della nostra città. Non sono semplici contenitori, ma spazi vivi di relazione, accesso, sperimentazione e innovazione», ha spigato Fabio Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo. «Con questa proposta il Consiglio mostra tutta la sua forza: essere laboratorio permanente di politiche pubbliche partecipate».


Diritti alimentari e mutualismo: il cuore della proposta

La proposta è frutto di un anno di lavoro dei tavoli tematici del Consiglio del Cibo, che hanno coinvolto associazioni, ricercatori, attivisti e rappresentanti del terzo settore. Tra i primi risultati concreti, la presentazione di una proposta di delibera sul contrasto alla povertà alimentare, che per la prima volta entra ufficialmente nell’agenda politica del Campidoglio. Previste azioni mirate per diffondere nuovi empori solidali e migliorare quelli già esistenti, puntando sull’autodeterminazione alimentare e sull’accesso a cibo sano e sostenibile per tutte e tutti.


Un’alleanza politica e territoriale

All’assemblea hanno preso parte esponenti dell’amministrazione capitolina e delle istituzioni municipali. Gianmarco Palmieri, Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, ha espresso il pieno sostegno all’iniziativa: «Siamo alleati e vogliamo continuare a lavorare insieme al Consiglio del Cibo sulle proposte che fanno fare passi avanti alla città. Le politiche del cibo sono politiche della città, e quindi riguardano tutte e tutti noi».


Anche l’assessora alle politiche ambientali Sabrina Alfonsi ha sottolineato l’importanza della scelta del Quarticciolo come sede dell’assemblea: «Iniziative come queste hanno il potere di cambiare il volto dei quartieri. Dobbiamo parlare di politiche del cibo a partire dalla periferia, dove l’accesso a cibo sano e sostenibile è ancora un problema reale. Ci arrivano tante sollecitazioni dai tavoli del Consiglio del Cibo. Noi le ascolteremo tutte».



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