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Montespaccato, svastiche sui muri del circolo Pd e della sede Anpi. Sabato 12 luglio presidio antifascista alle 18

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Le indagini sono in corso, affidate alla Digos, mentre è già attivo un presidio di sorveglianza nella zona

montespaccato
Svastiche e scritte inneggianti al fascismo a Montespaccato

Svastiche e scritte inneggianti al fascismo. Sono comparse nella notte tra il 10 e l’11 luglio sui muri delle sedi del Pd, dell’Anpi e di altre forze antifasciste nel quartiere Montespaccato, nel XIII municipio. Un atto vandalico di matrice neofascista che ha suscitato indignazione e una netta condanna da parte delle istituzioni e della politica, a partire dal sindaco Roberto Gualtieri,  che ha parlato di «un atto che offende la città e la democrazia» e ha assicurato che Roma continuerà a difendere con fermezza «i valori dell’antifascismo». Le indagini sono in corso, affidate alla Digos, mentre è già attivo un presidio di sorveglianza nella zona.


Il "movente" dell'atto vandalico

Il raid arriva a pochi giorni dalla rimozione di un murale neofascista che campeggiava all’ingresso dal Grande raccordo anulare, in via Suor Maria Agostina. Il murale riportava un tricolore, la scritta «Montespaccato» e un verso di una canzone del gruppo identitario «Amici del Vento», dedicata ai Nuclei armati rivoluzionari, organizzazione terroristica di estrema destra. L’opera, realizzata su un muro pubblico, è stata cancellata giovedì 10 luglio su iniziativa della presidente del municipio Sabrina Giuseppetti, dopo le segnalazioni di cittadini e associazioni come «Aurelio in Comune».


Il presidio antifascista a Montespaccato

Secondo la minisindaca l’imbrattamento del circolo del Pd in via Montespaccato 31 è un «gesto vigliacco» che colpisce l’intera comunità del territorio. «Nessun territorio sarà lasciato solo. Il nostro è un presidio di democrazia, partecipazione e antifascismo», ha detto, annunciando per sabato 12 luglio alle ore 18 un presidio unitario davanti alla sede vandalizzata. Una manifestazione sostenuta anche dal segretario del Pd Roma Enzo Foschi. «Chi pensa di fermarci con la violenza - ha scritto - sbaglia di grosso». Poi ha sottolineato che tutti i circoli del XIII municipio si sono uniti nella solidarietà agli attivisti e alle attiviste del quartiere.


Le reazioni del Pd

Le reazioni di sdegno sono arrivate da più parti politiche di centrosinistra. Innanzitutto dal Pd. Roberto Morassut, deputato Pd, ha chiesto un intervento urgente della Prefettura per garantire sicurezza ai cittadini: «Non rinunceremo mai alla lotta contro criminalità e neofascismo che cercano di imporsi nelle periferie». Sulla stessa linea la senatrice del Pd Cecilia D’Elia, che ha definito l’episodio «un vile atto intimidatorio» e ha rilanciato l’impegno del partito a fianco delle cittadine e dei cittadini del territorio. Solidarietà anche da Daniele Leodori, segretario Pd Lazio, e da Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo: «Più ci attaccano, più saremo determinati a difendere i valori della Costituzione».


Le dichiarazioni di Avs e Rc

Dura la reazione del deputato di Alleanza verdi sinistra Filiberto Zaratti, che ha segnalato l’episodio al prefetto di Roma Lamberto Giannini, chiedendo un intervento delle istituzioni di fronte a un «preoccupante livello di violenza neofascista». Zaratti ha ricordato che i leader del gruppo neofascista dei Nar, celebrati nel murale poi rimosso, sono responsabili della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.


A denunciare l’accaduto anche Giovanni Barbera, co-segretario romano di Rifondazione Comunista, secondo cui le svastiche apparse stamani sulle sedi di Prc, Pdci, Anpi e Pd – situate nello stesso stabile in via Montespaccato 29 – rappresentano un segnale inquietante: «Un rigurgito neofascista alimentato anche da recenti polemiche politiche contro la rimozione del murale, criticate da esponenti locali e nazionali di Fratelli d’Italia».



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