I nuovi giardini della Mole Adriana di Castel Sant’Angelo, Gualtieri: «I romani devono riappropriarsi della città»
- Edoardo Iacolucci
- 29 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Inaugurati i giardini rigualificati della Mole Adriana: nuova vita per uno dei luoghi simbolo della città

È stato inaugurato nella mattinata di oggi, 29 maggio, il rinnovato complesso verde attorno a Castel Sant’Angelo. Un’opera di riqualificazione urbana e storica che restituisce alla città un’area da troppo tempo dimenticata. I nuovi giardini della Mole Adriana, il fossato del castello, e la parte inferiore di piazza Pia sono ora completamente rinnovati e accessibili, offrendo un nuovo polmone verde nel cuore della Capitale, in vista del Giubileo del 2025.
Mole Adriana, Gualtieri: «Restituiamo ai romani un luogo che era off limits»
Durante l’inaugurazione, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, anche Commissario straordinario per il Giubileo, ha dichiarato:
«I romani devono riappropriarsi della città. Restituiamo ai cittadini luoghi che venivano considerati off limits, pensati solo per i turisti. Questo intervento rappresenta la nostra idea di città: vivibile, accessibile, bella».
Il sindaco ha sottolineato il valore del progetto, costato 1,6 milioni di euro per il fossato e 2 milioni di euro per i giardini, eseguito da Anas (Gruppo Fs Italiane) e dal Dipartimento Tutela Ambiente. Tra le principali novità: aree giochi inclusive, un piccolo anfiteatro per eventi, percorsi pedonali e oltre 90 nuovi alberi piantati, in un contesto paesaggistico che ha saputo coniugare bellezza e funzionalità.
Una riqualificazione storica: torna il “muro Spaccarelli” e la forma a stella
Il progetto ha permesso di ripristinare il “muro Spaccarelli”, elemento storico che delimitava il fossato, nella sua posizione originaria, ricostruendo così il disegno difensivo a cinque punte del castello. È stato inoltre migliorato l'accesso all'area attraverso tre nuovi varchi pedonali, che collegano piazza Pia e il Parco dei Bastioni.
I percorsi includono una discesa in sampietrini di oltre 100 metri. Una passeggiata con sedute in travertino e alberature. Un varco nei pressi del Passetto di Borgo.
Spazi verdi e sostenibilità: oltre 4.700 mq tra prati, siepi e arbusti
Il progetto ambientale ha riguardato un’area di 4.700 metri quadri, di cui 300 mq riservati all’anfiteatro e 4.400 alle superfici prative. La pavimentazione è drenante, per evitare ristagni, e sono state piantate oltre 900 essenze tra rose, mirto e abelia. Il disegno originario del giardino è stato mantenuto, integrando però nuovi elementi ecologici e inclusivi.
Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente, ha sottolineato:
«Questo giardino mantiene il suo disegno storico ma oggi è anche più verde, accessibile, sostenibile. Si può venire a giocare, passeggiare o rilassarsi alla fine di una giornata di lavoro».
Monsignor Fisichella: «Una targa per ricordare questa opera del Giubileo»
Presente all’inaugurazione anche Monsignor Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo:
«Piazza Pia oggi si completa con un'ulteriore bellezza. Spero si possa lasciare un segno visibile, come una targa, per ricordare questa grande opera anche a chi verrà dopo di noi».
Il fossato diventa un museo a cielo aperto: ritrovamenti archeologici di epoca romana
Nei prossimi mesi, parte del fossato diventerà un museo a cielo aperto di 1.400 metri quadri, dove saranno esposti i reperti emersi durante gli scavi per il sottopasso di piazza Pia.
Tra i principali ritrovamenti una fullonica (antica lavanderia romana), i resti del portico di Caligola, con una struttura colonnata e un ampio giardino, una fistula plumbea (tubo in piombo) con il nome inciso di Caio Cesare Germanico, ovvero l’imperatore Caligola.
Lo scavo, seguito dalla Soprintendenza Speciale di Roma, ha documentato tre fasi edilizie, comprese tra l’età di Augusto e quella di Nerone, confermando che l’area rientrava negli antichi Horti di
Agrippina maggiore, madre di Caligola.
Un'opera tra storia, bellezza e inclusione
Il sindaco Gualtieri ha poi concluso:
«Questo è un grandissimo risultato che rimarrà anche dopo il Giubileo. Non è solo un intervento di viabilità o decoro urbano, ma un’operazione di socialità, memoria e sostenibilità. Un luogo finalmente restituito alla sua dignità, bello quanto un monumento».
Con la nuova area giochi inclusiva, i percorsi per disabili sensoriali, le aree cani e i nuovi spazi verdi fruibili, Castel Sant’Angelo si riconferma non solo simbolo della storia romana, ma anche esempio di rigenerazione urbana e cura del bene comune.











