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Incendio a Tor Bella Monaca, cinque intossicati nella Torre 1. Zevi: «Priorità il rientro in sicurezza nel più breve tempo possibile»

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Il rogo è partito da un quadro elettrico. In corso i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio di 15 piani in Largo Mengaroni

incendio tor bella monaca

Un incendio è divampato nella serata del 10 luglio in un palazzo Ater di 15 piani in Largo Mengaroni, nel quartiere romano di Tor Bella Monaca. Le fiamme sono partite da un quadro elettrico poco dopo le 19, sprigionando un denso fumo nero che ha invaso l’intero edificio composto da 72 appartamenti.


Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e i carabinieri. Il bilancio è di cinque persone intossicate, soccorse dai sanitari del 118. Le operazioni di spegnimento e bonifica sono proseguite fino alle 22.30.


Avviati i lavori di messa in sicurezza

Nella mattina dell’11 luglio sono iniziati gli interventi tecnici sull’edificio. Lo ha comunicato l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi: «Questa mattina alle ore 7 sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della Torre 1 di Largo Mengaroni, a Tor Bella Monaca, composta da 72 appartamenti e colpita ieri sera da un grave incendio».


L’assessore ha aggiunto: «Le operazioni proseguiranno con le prove di carico e con la bonifica delle aree interessate. Massima l’attenzione rivolta alle famiglie coinvolte, che hanno ricevuto assistenza immediata da parte dei vigili del fuoco, della Protezione civile, delle forze dell’ordine, dal VI municipio e dal suo presidente Nicola Franco, che ringrazio per la collaborazione».


Verifiche in corso sugli appartamenti e sulle utenze

«Dalle prime verifiche – ha proseguito Zevi – gli appartamenti risultano in buone condizioni, ma si registrano criticità legate alla riattivazione delle utenze, in particolare luce e acqua». Le autorità stanno valutando la possibilità di mettere a disposizione spazi alternativi per ospitare temporaneamente le famiglie in attesa del ripristino delle condizioni di vivibilità.


«La priorità – ha concluso – resta garantire il rientro in sicurezza nei propri appartamenti nel più breve tempo possibile».

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