Incendi a Roma: +12% nel giugno 2025, ma Protezione civile e Vigili del fuoco potenziano risposta emergenze
- Redazione La Capitale

- 8 lug
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La collaborazione dei romani e tecnologia fanno la differenza: segnalazioni tempestive e avvistamenti anticipati riducono i danni

Nonostante l’aumento del 12% degli incendi a Roma nel mese di giugno 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024 – con 164 roghi registrati contro i 146 dell’anno precedente – la Protezione civile e i Vigili del fuoco hanno dimostrato una risposta più rapida ed efficace nella gestione delle emergenze. A fornire i dati è il direttore del Dipartimento di Protezione Civile di Roma Capitale, Giuseppe Napolitano, che in una nota aggiunge anche l'importanza fondamentale del lavoro di comunicazione e sensibilizzazione sul tema, in particolare rispetto al ruolo di collaborazione da parte di tutte e tutti i cittadini romani.
Il ruolo cruciale dei cittadini
Grazie a un miglior coordinamento e a tecnologie avanzate, nel giugno 2025 sono stati identificati 36 incendi prima che divampassero, contro gli 8 del 2024. «Un risultato significativo», spiega Napolitano, considerato che il 2024 è stato l’anno più caldo dal 1991, con temperature che hanno favorito la secchezza della vegetazione e la sua maggiore vulnerabilità alle fiamme.
«Un enorme contributo arriva anche dalla popolazione, che segnala i roghi in tempo, permettendo di accelerare le operazioni di spegnimento – continua Napolitano –. Questo è il frutto di un lavoro di sensibilizzazione che sta dando risultati concreti».
Cambiamento climatico e comportamenti a rischio
Il clima più caldo sta prolungando i periodi di siccità, aumentando il rischio incendi. Tuttavia, Napolitano sottolinea che prevenzione e lavoro di squadra sono fondamentali: «Insieme ai Vigili del Fuoco continuiamo a lavorare per proteggere la città dagli effetti del cambiamento climatico, sempre più evidenti. Purtroppo, però, alcuni comportamenti scorretti – come gettare mozziconi di sigaretta o non curare i terreni – mettono a rischio tutti».
L’Ordinanza 74/2025, attiva da giugno, impone regole più severe sulla pulizia dei terreni privati, ma secondo Napolitano la vera difesa è la comunità: «Se una città si sente tale, i cittadini diventano sentinelle del territorio. Denunciare negligenze e segnalare pericoli può fare la differenza».











