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Il Cardinale Re ringrazia Roma: «Grazie per l’affetto e l’impegno nei giorni della morte del Papa»

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 30 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

La lettera, resa nota dal Campidoglio, sottolinea come la città di Roma si sia stretta con affetto attorno al Pontefice, accogliendo con dignità e calore i fedeli giunti da ogni angolo del mondo per dare l’ultimo saluto al Santo Padre

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Un sentito ringraziamento a nome dell’intero Collegio Cardinalizio è giunto oggi al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A firmarlo è il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio, che ha voluto esprimere la profonda gratitudine della Chiesa per la partecipazione e il sostegno dimostrati dalla Capitale nei giorni della malattia e della scomparsa di Papa Francesco.


Cardinale Re, le parole della lettera

La lettera, resa nota dal Campidoglio, sottolinea come la città di Roma si sia stretta con affetto attorno al Pontefice, accogliendo con dignità e calore i fedeli giunti da ogni angolo del mondo per dare l’ultimo saluto al Santo Padre. Un impegno straordinario che ha coinvolto amministrazione comunale, aziende, enti pubblici e privati, volontari e semplici cittadini, tutti uniti in un momento di intensa partecipazione spirituale e civile.


«Roma si è stretta con affetto attorno a Papa Francesco nei giorni della sua malattia e nel mesto momento della sua morte – scrive il cardinale Re – accorrendo numerosi in Piazza San Pietro per manifestargli spontanea gratitudine, commozione e spirituale vicinanza». Il porporato ha poi evidenziato lo sforzo organizzativo della città nel garantire un'accoglienza dignitosa e ordinata ai pellegrini e alle numerose delegazioni ufficiali presenti alle esequie in Vaticano.


Nel testo della missiva, Re chiede al sindaco Gualtieri di estendere i sentimenti di gratitudine a tutta la comunità cittadina, sottolineando come Roma abbia saputo interpretare, anche in questa dolorosa occasione, il suo ruolo universale e spirituale. «Un evento così straordinario – conclude la lettera – non sarebbe stato possibile senza il contributo di tutti. La Città ha mostrato il volto migliore di sé: solidale, accogliente, rispettosa».

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