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I Radicali in visita nel carcere di Regina Coeli, tra caldo e sovraffollamento

  • Edoardo Iacolucci
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 15 lug

I Radicali hanno condotto un visita ispettiva prevista nella mattinata per verificare le condizioni dell’istituto, in questo periodo in cui al sovraffollamento si aggiunge il caldo

regina coeli
Carcere di Regina Coeli, Roma

Si è tenuta oggi, nel carcere romano di Regina Coeli, la visita ispettiva del segretario di Radicali Italiani, Filippo Blengino, per verificare le condizioni dell’istituto penitenziario, in questo periodo in cui al sovraffollamento carcerario si aggiunge il caldo estivo, denunciato anche dall'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, recluso a Rebibbia.


La visita dei Radicali a Regina Coeli

«La visita -  spiega Blengino - rientra nel percorso di monitoraggio che Radicali Italiani porta avanti da anni per denunciare le condizioni disumane del sistema penitenziario».

Durante l’estate, il sovraffollamento e le alte temperature «trasformano la detenzione in una condizione ancora più brutale e incompatibile con la dignità umana e - continua - con i principi costituzionali». Per questo i Radicali hanno lanciato un appello che ha già raccolto le firme di parlamentari appartenenti a diverse forze politiche:

«L’obiettivo - puntualizza Blengino - è adottare provvedimenti urgenti prima della pausa estiva, per fermare l’emergenza carceraria».

Nel corso della visita odierna a Regina Coeli, Blengino ha denunciato una situazione che definisce «indegna per uno Stato di diritto»: celle sovraffollate fino al 190 per cento, spesso occupate da sei persone in spazi pensati per due, condizioni igieniche precarie, carenza cronica di personale e una grave emergenza psichiatrica:


«Troppe persone si trovano recluse nonostante l’evidente incompatibilità con il regime carcerario, spesso per reati minori legati alle droghe - sottolinea -. Non è umano che in un Paese civile chi commette un reato venga rinchiuso in gabbie senza spazi adeguati per la socialità o semplicemente per prendere aria».


Un contesto drammatico, «aggravato dall’assenza di percorsi reali di reinserimento, che rende le carceri italiane - secondo Blengino - luoghi di violazione sistematica dei diritti umani». Da qui l’urgenza di raccogliere le adesioni parlamentari per misure straordinarie e immediate, al fine di contrastare un’emergenza che, con il caldo estivo, rischia di diventare esplosiva.


Le adesioni all'appello dei Radicali sulle carceri

Dopo le prime adesioni di Fabrizio Benzoni e Giulia Pastorella (Azione), Roberto Giachetti e Ivan Scalfarotto (IV), Marco Grimaldi (SI), Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova (+Europa), Michele Fina, Filippo Sensi ed Eleonora Evi (PD), e Tommaso Calderone (FI), i Radicali rivolgono un invito a tutti i gruppi parlamentari: di unirsi al loro appello per affrontare con urgenza le gravi criticità del sistema penitenziario: «La politica - afferma il segretario radicale - non può restare a guardare mentre nelle carceri italiane si consuma uno scempio umanitario. Ripristinare la legalità - chiosa Blengino - è un dovere delle istituzioni».











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