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Greenpeace, blitz al fontanone del Gianicolo: «Fermate il bagno di sangue a Gaza» [VIDEO]

  • Edoardo Iacolucci
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 7 giu

Un’azione simbolica ma forte, con cui l’associazione ambientalista intende denunciare il «massacro in corso nei territori palestinesi» e la complicità del governo italiano

greenpeace gaza
Blitz al «fontanone» del Gianicolo da parte di Greenpeace

Questa mattina un gruppo di attiviste e attivisti di Greenpeace Italia ha aperto uno striscione rosso sangue nella fontana dell’Acqua Paola, al Gianicolo, con la scritta «Fermate il bagno di sangue a Gaza». Accanto, sono comparsi anche i messaggi in inglese «Save Gaza» e «Stop genocide». Un’azione simbolica ma forte, con cui l’associazione ambientalista intende denunciare il

«massacro in corso nei territori palestinesi»

e la complicità del governo italiano.


Le accuse: «L’Italia continua a inviare armi a Israele»

Greenpeace sottolinea che, nonostante l’annuncio della sospensione delle nuove autorizzazioni all’export di armamenti verso Israele da parte del governo italiano dopo il 7 ottobre 2023, l’invio di materiale bellico non si è mai fermato. Parallelamente, l’Italia continua ad acquistare forniture militari israeliane, tra cui la tecnologia per i jet spia G550 Caew.


Il Memorandum militare tra Italia e Israele

L’azione rientra nella mobilitazione civile contro il Memorandum d’intesa militare firmato tra Italia e Israele nel 2005, un accordo in gran parte coperto dal segreto militare, che regola la cooperazione tra i due Paesi e che, secondo una diffida legale firmata da dieci giuristi, si rinnoverà automaticamente l’8 giugno.

Greenpeace: «Revocare l’intesa con Netanyahu»

«Chiediamo al governo Meloni di revocare il Memorandum d’intesa militare tra Italia e Israele e di interrompere ogni collaborazione bellica con il governo guidato da Benjamin Netanyahu, affinché il nostro Paese non sia complice di crimini contro l’umanità», dichiara Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia -. Se l’Italia non bloccherà ogni trasferimento di materiale bellico, dovrà rispondere di favoreggiamento al genocidio».

Le richieste: cessate il fuoco, embargo e aiuti umanitari

Greenpeace chiede al governo italiano azioni concrete per fermare la strage in corso e ottenere un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente. L’associazione sollecita il rilascio di tutti gli ostaggi da parte di Hamas, così come la liberazione dei detenuti palestinesi in carcere senza processo da parte di Israele.

Chiede inoltre la consegna senza ostacoli degli aiuti umanitari da parte dell’Onu e delle organizzazioni internazionali, l’imposizione di sanzioni mirate e un embargo totale sulle armi, supportato dalla comunità internazionale.

Infine, l’organizzazione ribadisce la necessità di porre fine all’occupazione illegale della Palestina e promuove un futuro in cui Israele e Palestina possano convivere in pace, con confini riconosciuti e nel rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni Onu.

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