Gli asili nido convenzionati di Roma senza aiuti rischiano di chiudere
- Edoardo Iacolucci
- 14 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 lug
«Situazione economicamente insostenibile». L’allarme di Onda Gialla: «Spese superiori ai contributi ricevuti». Il 1° settembre la protesta davanti alla Regione Lazio

L’anno educativo 2025-2026 potrebbe iniziare con molte saracinesche abbassate negli asili nido convenzionati di Roma. A lanciare l’allarme è Onda Gialla, l’associazione che rappresenta oltre 80 strutture dell’infanzia nella Capitale, che denuncia una situazione ormai «gravissima» sotto il profilo economico.
«Riceviamo 840 euro a fronte di spese superiori ai 1.200»
Secondo Onda Gialla, il nodo centrale è il mancato adeguamento del contributo mensile riconosciuto per ciascun bambino iscritto. «Il mancato adeguamento della quota ha fatto sprofondare le strutture in una situazione di gravissima difficoltà economica, chiamandole a sostenere costi maggiori dei ricavi atteso che, per bimbo iscritto, ricevono un contributo mensile di 840 euro pur spendendo in media oltre 1.200 euro».
Un disavanzo che, secondo l’associazione, sta mettendo in ginocchio molte strutture, già provate dagli aumenti generalizzati dei costi di gestione.
Il confronto con Campidoglio e Regione Lazio sugli asili nido
Onda Gialla riferisce di un tavolo di confronto avuto nelle scorse settimane con il Campidoglio e Regione Lazio. Dal Comune sarebbero arrivate alcune agevolazioni economiche, ma dalla Regione, accusa l’associazione, nessun intervento immediato: «Non è intervenuta in alcun modo» e ha rinviato eventuali misure di sostegno economico «al prossimo triennio».
Onda Gialla: «Abbandonati al nostro destino»
L’assenza di risposte concrete avrebbe esasperato gli animi tra i gestori dei nidi: «Le strutture quindi, dopo mesi di vana e speranzosa attesa - si legge in una nota di Onda Gialla - sono state abbandonate al loro destino. Molte di esse, infatti, hanno eroso la loro resilienza economica alla luce degli sforzi già profusi fino ad oggi per erogare il servizio pur a fronte della sua antieconomicità e, per questo motivo, non avranno i mezzi per sostenere il servizio nel prossimo anno educativo».
Una manifestazione il 1° settembre
Per attirare l’attenzione delle istituzioni e ottenere un intervento concreto, Onda Gialla ha annunciato una manifestazione pubblica per il 1° settembre davanti alla sede della Regione Lazio. L’associazione chiede interventi urgenti: «Le istituzioni (e, in particolare, la Regione) adottino i provvedimenti necessari a ristabilire l’equilibrio tra i costi e i corrispettivi per l’erogazione del servizio».










