Giubileo dei Giovani, ecco le voci dei pellegrini: «Importante coltivare la speranza ogni giorno»

Tra emozione, consapevolezza e fede vissuta, ecco cosa ci hanno raccontato

Giovani Livornesi, a Roma per il Giubileo dei Giovani (La Capitale)

È iniziato il Giubileo dei Giovani, in corso a Roma da ieri 28 luglio, fino al 3 agosto. Tra i vari percorsi, abbiamo incontrato un gruppo di giovani provenienti da Livorno, impegnati nelle Esperienze di prossimità, iniziative di servizio in diversi luoghi di Roma mense, case per donne con bambini, centri di accoglienza per minori e per senza fissa dimora, centri diurni per malati, anziani e persone con disabilità, carceri minorili. Per questo i pellegrini sono al Pastificio Futuro del Carcere minorile di Casal del Marmo

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«Per noi è importante coltivare la speranza ogni giorno»

«Siamo di Livorno, e per noi essere qui ha un valore profondo - ci raccontano Nicola e Lorenzo, due giovani toscani -. Non è solo un momento di festa o un viaggio spirituale. Qui impariamo che cosa significa vivere la speranza nel quotidiano, in modo concreto. Non è qualcosa di astratto, ma qualcosa che si può coltivare e sperimentare ogni giorno, nel contatto con l’altro». I giovani partecipano al Giubileo da lunedì 28 luglio e resteranno fino al 3 agosto, prendendo parte alle varie iniziative previste dal ricco programma.

Il Pastificio come prima tappa di un percorso

«Questa è stata la nostra prima esperienza di prossimità – spiegano – e non potevamo iniziare meglio. Abbiamo ascoltato storie forti, vere, incontrato persone che vivono la fede nel servizio. È stato un bellissimo inizio».

Chiara, una delle partecipanti, ci descrive le sensazioni vissute sotto le imponenti mura della struttura, adesso con nuovi colori dopo l'assegnazione del bando «Artes et Iubilaeum» e grazie al lavoro dell'artista Giovanna Alfeo: «Stare qui è stato impattante. Queste mura alte, il contesto particolare… all’inizio un po’ di timore c’è stato. Ma appena siamo entrati, l’accoglienza ci ha subito trasmesso tranquillità e umanità. Non ci aspettavamo un ambiente così semplice e accogliente».

«La fede qui diventa un servizio»

Un altro ragazzo del gruppo sottolinea un aspetto che lo ha particolarmente colpito: «Quello che abbiamo visto qui nei pressi del carcere minorile è un servizio che nasce dalla fede, ma che ha un impatto concreto nella società civile. Questo ci fa capire come la spiritualità, se autentica, non si chiude in sé stessa, ma si apre agli altri e trasforma il mondo».

Cosa sono le «Esperienze di prossimità»?

All’interno del programma ufficiale del Giubileo, dal 28 luglio al 1° agosto, i giovani sono coinvolti in attività di volontariato previste dalle «Esperienze di prossimità»:

«Partecipiamo anche alle catechesi nelle 12 chiese di Roma, ognuna legata a una delle “12 parole per dire speranza”. Poi ci spostiamo nei luoghi di prossimità, come questo. Ogni giorno un incontro diverso, ma con un unico filo conduttore: la speranza che diventa azione».

Il Giubileo? «Un’occasione per crescere insieme»

Per questi giovani livornesi, il Giubileo non è solo un evento straordinario, ma un’opportunità per approfondire la fede e rafforzare il senso di comunità:

«Per noi questo Giubileo è un pellegrinaggio di speranza, che ci aiuta a crescere come cristiani e come cittadini. Ci stiamo mettendo in gioco, stiamo ascoltando testimonianze, vedendo la realtà da vicino. Ed è proprio così che si costruisce un mondo più giusto».

E la sera? C’è anche tempo per stare insieme

«Dopo le attività, ci ritroviamo insieme - raccontano sorridendo -. Oggi andremo a visitare Santa Maria Maggiore, un momento di bellezza, spiritualità e condivisione. Si fa gruppo, si prega, si ride. E sì, ovviamente ci gustiamo anche un bel piatto di pasta!».

Le parole di questi ragazzi dimostrano che il Giubileo dei Giovani 2025 oltre ad essere un evento religioso, è un'esperienza trasformativa, capace di unire spiritualità, impegno sociale e relazioni autentiche. Ed iniziative come le Esperienze di prossimità rendono la speranza visibile, concreta e virale.