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Giubileo dei Giovani, arrivano mezzo milione di ragazzi da 146 paesi: allestimento tecnologico da 96 ettari e migliaia di volontari

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 23 lug
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 24 lug

L'organizzazione del Giubileo dei Giovani, in programma dal 28 luglio al 3 agosto, ha visto la mobilitazione di oltre 20mila persone

La conferenza sul Giubileo dei Giovani nella sala stampa vaticana
La conferenza sul Giubileo dei Giovani nella sala stampa vaticana

Arriva «la sfida più impegnativa» del Giubileo. Così il sindaco Roberto Gualtieri ha definito il Giubileo dei Giovani, in programma dal 28 luglio al 3 agosto. L'evento, presentato nella mattinata di mercoledì 23 luglio nella sala stampa vaticana, vedrà convergere nella Capitale circa mezzo milione di ragazzi provenienti da 146 paesi. Per questo il primo cittadino ha parlato di un «intervento monumentale» che ha visto la mobilitazione di oltre 20mila persone. Tra queste, 4.308 steward e addetti ai servizi pellegrini, 3mila volontari della protezione civile, 500 volontari della Santa Sede, mille agenti di polizia locale, oltre a forze dell'ordine e vigili del fuoco. Saranno coperti 4.600 turni dagli operatori Ama. «È bello che ci saranno centinaia di migliaia di giovani anche di paesi in guerra, affratellati», ha dichiarato Gualtieri, sottolineando che «l'evento unisce la città attorno a un bene comune».


La provenienza dei partecipanti al Giubileo dei Giovani

Dei partecipanti, il 68 per cento proviene dall'Europa, ma la manifestazione vedrà una significativa presenza da tutti i continenti: Stati Uniti, Sud America, Africa, Asia e Oceania. Particolarmente toccante sarà l'arrivo di giovani da aree purtroppo segnate da conflitti, tra cui Libano, Iraq, Myanmar, Siria, Israele, Ucraina e Sud Sudan. Monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per la Nuova evangelizzazione e delegato papale per l'organizzazione dell'Anno Santo, ha specificato che saranno presenti circa 3mila giovani ucraini, una decina dalla Russia, 5 dalla Terra Santa e alcuni da Israele. L'impatto sulla città sarà notevole: il mezzo milione di pellegrini si sommerà ai circa tre milioni di persone che quotidianamente si trovano a Roma e ai due milioni di lavoratori, come evidenziato da monsignor Fisichella.


L'impegno del governo

La preparazione del Giubileo dei Giovani ha richiesto un impegno straordinario da parte di tutte le istituzioni. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha rimarcato che «la Giornata mondiale della gioventù non è un incontro come gli altri. Accade qualcosa di speciale. Eppure non si va incontro a parole comode. Non ci sono esperienze simili al mondo ed è proprio qui che si radica l'impegno delle istituzioni». Mantovano ha inoltre voluto dedicare l'impegno del governo ai ragazzi nelle zone di guerra che non potranno giungere a Roma, ricordando le parole di San Giovanni Paolo II sui giovani come «sentinelle del mattino». Monsignor Fisichella ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il «sostegno essenziale e quotidiano» del governo.


I numeri dell'accoglienza

L'accoglienza dei giovani sarà garantita da una rete capillare. Saranno disponibili 370 parrocchie, 400 strutture scolastiche e 40 siti extrascolastici, oltre a case private che ospiteranno circa 500 giovani. Un ruolo centrale avrà la Fiera di Roma, che accoglierà circa 25mila giovani, trasformandosi in una vera e propria «città nella città». Come spiegato da Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma, la struttura sarà operativa 24 ore su 24 grazie al supporto della protezione civile, garantendo «standard eccellenti di sicurezza, assistenza sanitaria e comfort logistico, con presidi medici e servizi h24». Saranno allestiti 20 punti ristoro e circa 3.500 esercizi commerciali convenzionati. La Regione Lazio allestirà un Villaggio Campale che ospiterà oltre 4mil volontari, con tensostrutture climatizzate, 5 cucine da campo e 5 stalli di parcheggio.


L'allestimento tecnologico nell'area di Tor Vergata

L'area di Tor Vergata, cuore dell'evento, è stata interamente riqualificata con criteri eco-friendly che rispettano l'impatto ambientale. Si estende per una superficie di 521.400 metri quadri (96 ettari complessivi), con tre varchi di accesso. Sarà dotata del «più grande allestimento tecnologico per un evento in Italia», come raccontato da Gualtieri, con 355 tende e gazebo, 179 torri audio e 2mila casse audio, 122 telecamere di videosorveglianza, una control room da 400 metri quadrati, 20 chilometri di fibra e 15 di cavi elettrici, 15 chilometri di tubatura Acea, 70 nebulizzatori e 14 carrati telefonici. Saranno predisposti 2.760 bagni chimici, 158 per disabili, 2.660 punti di acqua potabile e 5 milioni di bottigliette d'acqua.


Il piano di sicurezza e sanitario

Per la sicurezza il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha annunciato il dispiegamento di circa 4mila agenti delle forze dell'ordine, un migliaio di agenti della polizia municipale e quasi altrettanti vigili del fuoco. Saranno attivi controlli di sicurezza, sistemi anti-droni e divieti di sorvolo. «Non abbiamo segnali di allarme, ma la situazione internazionale ci impone misure straordinarie di sicurezza, c'è la massima attenzione», ha precisato Giannini. Dal punto di vista sanitario, sono state predisposte 10 postazioni mediche avanzate, 43 ambulanze medicalizzate e infermieristiche, e tre elisuperfici (una per il Papa che arriverà a Tor Vergata in elicottero, una per le emergenze e una a disposizione).


Ci saranno inoltre 4 «aree calme» per chi necessita di un momento di tranquillità, 46 postazioni di protezione civile e 118, 4.200 squadre con tre operatori sanitari ciascuno e un team di psicologi, e 9 postazioni dei vigili del fuoco. La mobilità sarà potenziata con il prolungamento dell'orario della metropolitana a 21 ore di operatività ininterrotta per due giorni consecutivi e la disponibilità di 8.621 stalli bus per i pullman. A Tor Vergata, 27 chilometri di strade sono stati realizzati in materiale stabilizzato per facilitare la movimentazione dei mezzi di soccorso. Il capo della protezione civile Fabio Ciciliano ha rassicurato sulle previsioni meteo, con temperature intorno ai 32-34 gradi, e ha annunciato l'installazione di nebulizzatori fissi e mobili per rinfrescare l'area di Tor Vergata, garantendo che «l'obiettivo è non alterare la normale vita dei cittadini di Roma».


Il programma del Giubileo dei Giovani

Il programma del Giubileo dei Giovani è denso di momenti di spiritualità e aggregazione. Il primo agosto ci sarà la Giornata penitenziale al Circo Massimo, con circa mille confessori a disposizione dei giovani (duecento preti ogni due ore). Il 2 agosto alle 20:30, a Tor Vergata, inizierà la veglia di preghiera con il Santo Padre che arriverà in elicottero. I giovani percorreranno gli ultimi cinque chilometri a piedi.


Tre giovani – un messicano, uno statunitense e un italiano – rivolgeranno domande a papa Leone XIV, che risponderà nelle rispettive lingue. I temi dei quesiti riguarderanno l'amicizia nell'epoca di internet, il futuro e la speranza. Monsignor Fisichella ha sottolineato che sarà «un'opportunità per dare un messaggio di unità e di fraternità, insieme a quella che è la dimensione peculiare della pace». Durante la veglia, il trio musicale Il Volo si esibirà con due brani. I giovani pernotteranno poi a Tor Vergata.


La mattina successiva, il 3 agosto, papa Leone XIV celebrerà la messa a Tor Vergata. I cancelli dell'area si apriranno alle 9 con animazione prevista fino alle 17:30. Monsignor Fisichella ha chiarito che, pur non essendo in senso stretto una Giornata mondiale della gioventù (Gmg), l'appuntamento di Roma è «in continuità con Lisbona e Seoul» e il termine Gmg può essere usato tranquillamente. Ha inoltre rivelato che, a oggi, si sfiorano i 17 milioni di presenze per le attività giubilari complessive. Il 31 luglio, la Cei radunerà 90mila giovani italiani, e oltre 70 eventi sono previsti anche nelle periferie, con più di 5mila giovani coinvolti.


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