Gaza, stabile il giovane palestinese ricoverato al Bambino Gesù: «Ora un lungo percorso di riabilitazione»
- Anita Armenise
- 13 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Dal mese di ottobre 2023, cioè dall’inizio del conflitto in corso nella Striscia di Gaza, l’ospedale romano ha accolto e curato 17 minori palestinesi affetti da gravi patologie

Sono stabili le condizioni cliniche del ragazzo palestinese arrivato mercoledì in Italia da Gaza, accompagnato dalla madre, dalla sorella e dal fratello. Al momento è ricoverato presso il reparto di Pediatria multispecialistica della sede di Palidoro dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove dovrà affrontare un lungo e delicato percorso di recupero.
A comunicarlo è una nota ufficiale dell’ospedale, che specifica come il giovane presenti un quadro clinico complesso, dovuto a gravi ferite e amputazioni subite prima dell’arrivo in Italia. I medici hanno avviato le prime valutazioni in vista di un percorso di riabilitazione personalizzato, che sarà accompagnato da un supporto umano e psicologico continuo.
Il Bambino Gesù accoglie bisognosi dall'ottobre 2023
Dal mese di ottobre 2023, cioè dall’inizio del conflitto in corso nella Striscia di Gaza, l’ospedale romano ha accolto e curato 17 minori palestinesi affetti da gravi patologie: dalle malattie oncoematologiche e cardiopatie congenite fino a traumi da guerra, ustioni, patologie infettive e neurologiche.
«Il Bambino Gesù – ha dichiarato Tiziano Onesti, presidente dell’Ospedale Pediatrico – non può restare indifferente di fronte alle sofferenze dei più piccoli, soprattutto di quelli che provengono da zone colpite da guerre e conflitti in ogni parte del mondo. Questo è un impegno che rientra pienamente nella responsabilità che la Santa Sede ci affida da sempre».
Onesti ha sottolineato l’importanza dell’assistenza non solo sanitaria, ma anche umana e sociale: «Oltre ai pazienti, ci prendiamo cura anche delle loro famiglie, offrendo, per quanto possibile, un luogo sicuro dove ritrovare serenità dopo le devastazioni della guerra».
Il giovane, descritto come «coraggioso» dal personale ospedaliero, affronterà nei prossimi mesi un percorso complesso per recuperare la salute e la mobilità. A sostenerlo, l’intera comunità del Bambino Gesù, che da anni si distingue per l’impegno nelle missioni umanitarie e nella cura dei più fragili provenienti da contesti di crisi.
Peggiora il conflitto in Medio Oriente
Nel frattempo la situazione in Medio Oriente continua a peggiorare. Questa notte Israele ha lanciato un vasto attacco contro l’Iran: 200 caccia dell’Idf hanno colpito con oltre 300 bombe obiettivi militari e legati al programma nucleare, danneggiando gravemente il sito di Natanz e uccidendo almeno sei scienziati.
Tra le vittime, figure di spicco come il capo di Stato maggiore Mohammad Hossein Bagheri, il comandante dei Guardiani della Rivoluzione Hossein Salami, e il generale Gholam-Ali Rashid. L’Idf ha dichiarato di aver distrutto decine di radar e batterie antiaeree. Nonostante i danni, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha escluso aumenti nei livelli di radiazioni.
Teheran ha promesso vendetta, mentre Israele si prepara a un’imminente ritorsione: oltre un centinaio di droni iraniani sono già stati lanciati verso lo Stato ebraico. Il premier Benjamin Netanyahu ha definito l’operazione «un grande successo», dichiarando che Israele ha agito per fronteggiare una «minaccia esistenziale».
Negli Usa, l’ex presidente Donald Trump ha affermato di essere stato informato in anticipo dell’attacco, pur ribadendo che Washington non ha preso parte all’operazione. In Israele, scuole, luoghi di lavoro e attività commerciali rimarranno chiusi fino a nuovo ordine, mentre proseguono le operazioni di difesa aerea contro i droni in arrivo.










