Estate cara anche in autostrada: a Roma panini fino a 8,5 euro e acqua oltre 3 euro al litro
- Anita Armenise
- 8 lug
- Tempo di lettura: 2 min
I cornetti hanno visto un incremento del 16 per cento rispetto al 2024, con un costo medio di 2 euro. Fuori dall’autostrada, invece, uno stesso cornetto si paga mediamente 1,37 euro, la metà

Vacanze sì, ma occhio al portafoglio, soprattutto se si viaggia in auto e si fa tappa in autostrada. Anche a Roma, come nel resto d’Italia, le aree di servizio si confermano mete salate per chi cerca un semplice panino, una bottiglietta d’acqua o un caffè e cornetto prima di rimettersi in viaggio. Lo rileva una recente indagine di Altroconsumo che ha monitorato 16 aree di servizio nei pressi di quattro grandi città – Milano, Napoli, Roma e Venezia – per confrontare i costi di pasti veloci, snack e bevande.
E i risultati parlano chiaro. Bere e mangiare in autostrada costa molto più che in città, con rincari che si fanno sentire in modo particolare proprio nella Capitale. Tra i dati più eclatanti, quello relativo all’acqua: una bottiglia da un litro può arrivare a costare fino a 3,18 euro, quasi cinque volte tanto rispetto al supermercato, dove il prezzo medio al litro si ferma a 63 centesimi. Un paradosso se si pensa che si tratta di un bene essenziale, soprattutto in estate con le temperature elevate.
Anche i panini non scherzano. In alcune aree di servizio intorno a Roma, un semplice sandwich può raggiungere prezzi di 8,50 euro, più del doppio rispetto a un bar cittadino. I cornetti, immancabili a colazione, hanno visto un incremento del 16 per cento rispetto al 2024, con un costo medio di 2 euro, che può oscillare tra 1,50 e 2,20 euro in base all’insegna. Fuori dall’autostrada, invece, uno stesso cornetto si paga mediamente 1,37 euro, il 47 per cento in meno.
Autostrada, salata anche la pausa caffè
Stesso discorso per il caffè e il cappuccino, protagonisti irrinunciabili delle pause italiane. Un espresso nei bar delle aree di servizio romane costa in media 1,46 euro, con un aumento del 7 per cento rispetto allo scorso anno e del 21 per cento rispetto al prezzo medio nei bar cittadini (1,20 euro). Per un cappuccino, invece, si spendono in media 1,85 euro, con picchi di 2,20 euro. Un prezzo rimasto stabile rispetto al 2024, ma comunque superiore del 16 per cento rispetto ai locali urbani, dove costa circa 1,60 euro.
Un dato da non sottovalutare per famiglie, lavoratori e turisti che scelgono l’auto come mezzo per le vacanze estive: il risparmio sul volo potrebbe essere vanificato da una sosta troppo dispendiosa in autostrada. E per una città come Roma, crocevia fondamentale del traffico vacanziero, la questione non è solo economica, ma anche sociale. In tempi di crisi del potere d’acquisto, rendere accessibili beni di prima necessità come acqua e cibo dovrebbe essere una priorità, anche lungo i 7mila chilometri della nostra rete autostradale.










