Esplosione nel «Bronx» di Torrevecchia, trovati frammenti di una bomba
- Redazione La Capitale

- 1 lug
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Erano le 23:30 di ieri quando una violenta esplosione ha scosso lo stabile Ater al civico 39, scala H, costringendo decine di famiglie ad abbandonare in fretta le proprie abitazioni

Un botto improvviso nel cuore della notte ha infranto il silenzio di via Guido Calcagnini, nel popolare quartiere di Torrevecchia, conosciuto come il «Bronx». Erano le 23:30 di ieri quando una violenta esplosione ha scosso lo stabile Ater al civico 39, scala H, costringendo decine di famiglie ad abbandonare in fretta le proprie abitazioni.
All’interno dell’androne del palazzo, i segni della deflagrazione, un solaio crollato, pareti sfondate, gradini divelti, detriti ovunque. Nessuno è rimasto ferito. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i carabinieri della stazione Montespaccato, i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118.
In via precauzionale, lo stabile è stato evacuato e sottoposto a verifiche strutturali, al termine delle quali gli appartamenti sono stati dichiarati agibili e i residenti hanno potuto fare ritorno a casa.
Esplosione al «Bronx», frammenti di una bomba carta
Durante il sopralluogo congiunto effettuato nella mattinata di oggi, martedì 1 luglio, gli investigatori hanno rinvenuto nell’androne frammenti compatibili con una potente bomba carta. Un elemento che cambia radicalmente l’orientamento delle indagini, inizialmente concentrate su una possibile fuga di gas.
Il ritrovamento è stato eseguito da carabinieri, artificieri e vigili del fuoco, che stanno ancora lavorando per chiarire la dinamica dell’accaduto. Le indagini, condotte dal Nucleo investigativo di via In Selci e dalla compagnia Trionfale, restano aperte a ogni pista. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella di un atto intimidatorio collegato al racket delle occupazioni abusive o al traffico di droga.
Un quartiere difficile, tra degrado e criminalità
Torrevecchia, e in particolare quel quadrante di case popolari di via Calcagnini, è tristemente noto alle cronache per episodi legati allo spaccio e alla criminalità organizzata. Non a caso, la zona è spesso soprannominata «il Bronx» per la presenza diffusa di pusher e bande locali. Proprio in quel perimetro, nel 2019, venne sgominata una gang che coinvolgeva anche minorenni nel traffico di stupefacenti.











