Duplice omicidio a Villa Pamphili: la «superconsulenza» del medico legale e i finanziamenti del Mic al killer
- Redazione La Capitale

- 20 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Fondamentale sarà la «superconsulenza» medico-legale per chiarire le cause della morte di Anastasia, il cui corpo era già in avanzato stato di decomposizione

Anastasia Anatolyevna Trofimova voleva una vita felice con sua figlia e lo sappiamo perchè lo ripeteva spesso alle amiche e l’aveva scritto anche alla madre, Tatiana, nell’ultima mail inviata il 2 giugno: «Con lui le cose non vanno bene, ma stiamo provando a sistemarle». Con «lui» si riferiva a Francis Kaufmann, l’uomo che si faceva chiamare Rexal Ford. Oggi è l’unico indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili: quello di Anastasia, 28 anni, e della figlia Andromeda, appena undici mesi.
Villa Pamphilij, Kaufman e i finanziamenti dal Mic
Francis Kaufmann, 35 anni, è stato fermato il 13 giugno scorso sull’isola greca di Skiathos. Ci era arrivato in aereo, utilizzando una delle tre carte di credito intestate ai genitori, in California. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato. Ma la sua figura è al centro anche di un altro scandalo: nel 2020, come «Rexal Ford», avrebbe ottenuto un finanziamento pubblico di oltre 863mila euro dal ministero della Cultura per la produzione del film Stelle della Notte.
Una vicenda che ha fatto infuriare il ministro Alessandro Giuli: «È inaccettabile che un presunto assassino abbia potuto accedere a fondi pubblici tramite meccanismi opachi. Non lo permetteremo più. Riformeremo il sistema con rigore».
I corpi di Anastasia e sua figlia sono stati trovati il 7 giugno scorso, a poca distanza l’uno dall’altro, nel grande parco romano. A riconoscere Anastasia è stata la madre, grazie a un tatuaggio sul piede. «Lei è mia figlia», ha dichiarato a Chi l’ha visto? dopo giorni d’angoscia. Di Andromeda, registrata a Malta con il cognome Ford, resta solo un certificato di nascita e una manciata di ricordi. Sarebbe stata uccisa la sera del 6 giugno, soffocata. Proprio dal padre, secondo gli inquirenti.
Anastasia era nata a Omsk, in Siberia, il 21 settembre 1996. Era arrivata in Europa nel settembre 2023 per frequentare un corso d’inglese. Il visto era regolare, probabilmente rilasciato da Ungheria o Romania. A Malta aveva incontrato Kaufmann, uomo ambiguo, camaleontico, con molte identità e altrettanti segreti. Lo seguì a Marsascala, dove iniziarono a convivere. Il 14 giugno 2024 nacque Andromeda, ma presto il sogno di famiglia si incrinò.
«Era una ragazza dolce, riservata, non esperta di computer, voleva solo crescere sua figlia», racconta Anna, una sua amica. Dopo il parto, la giovane madre era sparita dalla vista dei vicini: «Fino a dicembre venivano qui ogni mattina per la colazione con la bambina nel passeggino», racconta la barista di San Tomaso. «Poi più nulla. Solo lui, una volta, con una donna bionda mai vista prima».
Le indagini e le falle nei controlli
Kaufmann – o Ford, o Capozzi, altro alias utilizzato a Roma – si era trasferito a Malta già nel 2021. La procura di Roma, guidata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal pm Antonio Verdi, ha aperto un fascicolo per duplice omicidio. Fondamentale sarà la «superconsulenza» medico-legale per chiarire le cause della morte di Anastasia, il cui corpo era già in avanzato stato di decomposizione. Sotto esame anche il comportamento della polizia: cinque pattuglie avrebbero fermato la coppia a Roma senza segnalare la situazione, nonostante potesse configurarsi un «codice rosso».
L’uomo, più volte identificato, girava con la bambina in braccio e mostrava un passaporto, ma della madre non forniva spiegazioni. «Anastasia e Andromeda forse si sarebbero potute salvare», ammette una fonte investigativa.











