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Al San Camillo un nuovo progetto per la diagnosi del tumore ai polmoni per fumatori: «Promettenti i risultati dopo 6 mesi»

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 9 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Finora 11 pazienti hanno ricevuto indicazione chirurgica al San Camillo. Cinque sono già stati operati

convegno san camillo
Il convegno Lung Cancer Screening European Expert Summit – L’implementazione della diagnosi precoce e dello screening in Europa: il progetto del San Camillo Forlanini

Un’iniziativa già efficace nella lotta al tumore polmonare. È quanto emerso oggi all'ospedale San Camillo Forlanini, dove si è svolto un convegno sull’implementazione della diagnosi precoce e dello screening in Europa.


Il progetto è stato avviato sei mesi fa ed è rivolto a forti fumatori over 55. Ha già consentito di individuare tumori in fase iniziale in diversi pazienti, tutti sottoposti a intervento chirurgico mini-invasivo con esito positivo.


Oltre 1.400 adesioni, diagnosi precoci e interventi riusciti

Sono 1.460 i cittadini che hanno compilato il questionario online disponibile sul sito dell'ospedale. Di questi, 845 (il 58 per cento) sono risultati idonei e 440 hanno già effettuato la visita pneumologica, svolta gratuitamente da medici volontari. In sei mesi sono state eseguite 308 TC torace a basso dosaggio.


Finora 11 pazienti hanno ricevuto indicazione chirurgica. Cinque sono già stati operati, quattro dei quali con diagnosi di tumore in fase iniziale: uno in stadio preinvasivo, con una sopravvivenza a cinque anni del 99 per cento, e tre in stadio I, con una sopravvivenza media dell’85 per cento. Altri tre pazienti sono risultati affetti da neoplasie sincrone (due renali, una mammaria), mentre un altro sarà operato per un timoma.


«Il nostro obiettivo è cambiare paradigma» – ha spiegato il prof. Giuseppe Cardillo, direttore della Uoc Chirurgia Toracica e coordinatore dell’iniziativa – «offrendo ai forti fumatori una reale opportunità di diagnosi precoce, prima che la malattia sia inoperabile».


Il progetto prevede la compilazione di un questionario online. Gli idonei vengono automaticamente convocati per una visita pneumologica, dove vengono analizzati i fattori di rischio e, se necessario, prescritta la Tc torace a basso dosaggio.


Italia in ritardo sullo screening, il San Camillo apre la strada

Il tumore al polmone è ancora oggi la prima causa di morte oncologica in Italia, con oltre 44mila nuove diagnosi e circa 36mila decessi l’anno. Nel 70 per cento dei casi, la diagnosi arriva in fase avanzata e la sopravvivenza a cinque anni non supera il 16 per cento. Eppure, secondo studi recenti, lo screening con TC torace a basso dosaggio nei forti fumatori può ridurre la mortalità del 25 per cento e portare la sopravvivenza fino al 90 per cento nei casi identificati precocemente.





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