Da Roma al Burkina Faso, un nuovo sistema idrico porta acqua potabile a migliaia di persone
- Edoardo Iacolucci
- 5 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Manalive e Acea insieme per l'Africa: nel villaggio di Nakar, in Burkina Faso, realizzato un serbatoio da 20mila litri

Da Roma in Africa. Un nuovo sistema idrico è stato completato nel villaggio di Nakar, nella regione di Ioba, in Burkina Faso. L’impianto, dotato di un serbatoio da 20.000 litri, garantirà l’accesso all’acqua potabile a migliaia di famiglie che fino ad oggi vivevano in condizioni di grave carenza idrica.
Il progetto è stato portato avanti grazie alla collaborazione tra l’associazione Manalive e Acea,
È un'organizzazione di volontariato senza scopo di lucro nata nel dicembre 2019 con l'obiettivo di portare un aiuto concreto, materiale e spirituale.
«Un impegno per il diritto universale all’acqua»
«L’associazione conferma in questo modo il proprio impegno a favore del diritto universale all’acqua, tassello fondamentale per garantire uno sviluppo integrale delle comunità» ha spiegato Gianmarco Oddo, presidente di Manalive.
L’intervento non si limita alla sola infrastruttura idrica: rientra infatti in un progetto di più ampio respiro, promosso da Manalive insieme all’Ordine religioso dei Camilliani, che prevede la costruzione di un intero villaggio con ospedale, scuola di formazione agricola, chiesa e centro sportivo.

Da Roma a Nakar, un passo avanti contro la carenza idrica
Il nuovo sistema idrico rappresenta un segnale concreto di speranza per le comunità locali, dove la mancanza di acqua potabile è una delle principali cause di malnutrizione e malattie.
Con questa iniziativa, Nakar diventa un esempio di cooperazione internazionale efficace, in grado di trasformare la vita quotidiana di centinaia di famiglie e di gettare le basi per uno sviluppo sostenibile.










