Crolla «il Goal» al villaggio Olimpico, era uno dei simboli di Italia '90
- Titty Santoriello Indiano
- 23 giu
- Tempo di lettura: 2 min
La scultura, vicino allo stadio Flaminio, al palazzetto dello Sport e al Maxxi, realizzata come intervento di arte pubblica in occasione di Italia ’90, è venuta già intorno alle 9 di lunedì 23 giugno

«Il Goal» di Mario Ceroli non c'è più. La scultura in legno e acciaio - abbandonata da anni - poco lontano dallo stadio Flaminio e dal palazzetto dello Sport, è crollata.
L'opera, in via Nedo Nadi adiacente a piazza Apollodoro - realizzata come intervento di arte pubblica in occasione di Italia ’90 - è venuta già intorno alle 9 di oggi, lunedì 23 giugno. Subito dopo sono accorsi sul posto i vigili del fuoco e gli agenti della polizia Locale di Roma per transennare l'area e per interdire la circolazione sulla pista ciclabile di viale Tiziano.
Il quartiere
La scultura si trova nel quartiere Flaminio del II municipio in una zona strategica della cultura nella Capitale, tra l'Auditorium e il Maxxi, e in piena trasformazione: a poca distanza, in via Guido Reni, nascerà, infatti, anche il museo della Scienza.
L'opera in legno e zinco
Mario Ceroli nato, a Castel Frentano in provincia di Chieti il 17 maggio 1938, si era trasferito a Roma a 10 anni dove si iscrisse all’istituto d’arte. Il suo lavoro artistico è stato rivolto alla scultura, alla pittura e al disegno ma anche alla creazione di oggetti, di ambienti e scenografie. «Il Goal», pesante 35 tonnellate e costruito in legno con elementi di acciaio zincato, fu realizzato per i mondiali ed esposto inizialmente dinanzi all’attuale Palaeur. Successivamente fu trasferito al villaggio Olimpico, a pochi passi dallo stadio Flaminio, dove dovrebbe nascere il futuro stadio della Lazio.











