Caffarella, grande affluenza alla presentazione del libro sui 40 anni del Comitato per il Parco
- Giacomo Zito
- 12 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Il volume presenta quasi 200 pagine, stampate grazie ai contributi del 5x1000 che i cittadini ogni anno donano alla causa. È diviso in quattro capitoli e illustra ciò che era prima la Caffarella e ciò che è oggi

C’era una folla strabordante a festeggiare questo sabato, al Teatro di Villa Lazzaroni, i 40 anni di vita del Comitato per il Parco della Caffarella.
E non poteva essere altrimenti dato che, dal 1984 a oggi, il Comitato è stato il punto di riferimento di migliaia di cittadini che si sono battuti per l’esistenza e la preservazione del più grande parco urbano d’Europa.
Un polmone verde dalla lunga storia raccolta nel volume “Caffarella, il Parco che non c’era” e resa disponibile, gratuitamente, ai partecipanti all’evento.
Il libro “Caffarella, il Parco che non c’era”
Il volume presenta quasi 200 pagine, stampate grazie ai contributi del 5x1000 che i cittadini ogni anno donano alla causa. Diviso in quattro capitoli, il libro illustra ciò che era prima la Caffarella e ciò che è oggi.
Dal rischio di edificazione selvaggia, degrado, abusivismo, passando per le tappe di un lungo percorso che ha coinvolto cittadini e istituzioni capaci, infine, di salvare “questo splendido cuneo verde che penetra fin nel cuore della Capitale”.
Presentato nel minimo dettaglio da una delle colonne portanti del Comitato, Roberto Federici, il volume continua con la prima, grande, tappa del 1988, quando 13.000 cittadini sottoscrissero la petizione, proposta dal Comitato, per l’esproprio del Parco.
Tre casali e 110 ettari di Caffarella vennero quindi resi pubblici all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica. Era il 1990, quando il Parlamento approvò la Legge per Roma Capitale. La prima grande vittoria del Comitato che fu solo l’inizio di un lungo percorso a servizio della cittadinanza.
Nel corso dei decenni successivi, anche grazie alle pressioni e denunce del Comitato, vennero sequestrate le fungaie abusive presenti, realizzato il collettore fognario di Quarto Miglio e Statuario e sequestrati e chiusi 2 dei 3 autodemolitori di via dell’Almone.
Le prossime battaglie
La storia della Valle della Caffarella non è però finita qui. Ancora oggi rimangono infatti molti nodi da sciogliere, su cui il Comitato continua a lottare.
“Con il prossimo restauro del casale rinascimentale della Vaccareccia, ad opera dell’attuale Amministrazione di Roma Capitale, la Caffarella sarà ancora più fruibile”, si legge nella presentazione dell’evento.
In contemporanea il Comitato ha ricordato le altre battaglie aperte: eliminare gli scarichi a monte nel fiume Almone, restituire alla fruizione i 13,5 ettari di Caffarella espropriati nel 2005, spostare l’ultimo autodemolitore, ripristinare il divieto di circolazione delle auto private su via Appia Antica e ridurre la velocità su via Latina.
Nella platea, in ascolto della presentazione, c’era anche il presidente del VII municipio Francesco Laddaga oltre a diverse voci delle associazioni o di comuni cittadini che, da due generazioni, guardano al Parco con un occhio vigile e attento, in difesa del polmone verde di un quartiere a servizio di tutta la città.
I festeggiamenti continueranno domenica 24 novembre alla Casa del Parco, Vigna Cardinali, in Caffarella. Oltre alle copie del volume, verrà distribuito gratuitamente anche il calendario con gli scatti dei membri del gruppo Facebook “Emozioni in Caffarella” per il 2025.









