Attivisti di Ultima Generazione rubano il menù del ristorante del Parlamento a Montecitorio: «3,4 milioni l'anno per i pasti dei deputati»
- Edoardo Iacolucci
- 28 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il documento, secondo quanto riportato nel video, sarebbe stato fornito da Eleonora Evi, europarlamentare e attivista ambientale

Il movimento ambientalista Ultima Generazione ha pubblicato oggi un video sul proprio profilo Instagram in cui viene mostrato il menù del ristorante interno alla Camera dei Deputati.
Il documento, secondo quanto riportato nel video, sarebbe stato fornito da Eleonora Evi, europarlamentare e attivista ambientale.
L'iniziativa è parte della campagna denominata «Il Giusto Prezzo», con cui Ultima Generazione intende sollevare l’attenzione pubblica su temi legati alla giustizia sociale e alimentare. Nel video si sottolinea come i pasti destinati ai parlamentari risultino fortemente sovvenzionati rispetto ai prezzi di mercato, grazie a fondi pubblici.
Secondo quanto riferito dal movimento, nel 2024 lo Stato ha destinato 3,4 milioni di euro per coprire parte dei costi del servizio mensa del Parlamento, con un aumento di 1,3 milioni di euro rispetto all’anno precedente, pari a un incremento del 30 per cento.
I pasti serviti comprenderebbero alimenti freschi, bilanciati e a basso costo per i deputati, il tutto a fronte di stipendi mensili che superano i 13.000 euro lordi.
Menù del ristorante della Camera: le critiche e il contesto
Nel video, Ultima Generazione accosta questo dato al crescente disagio economico di molte famiglie italiane. Secondo i dati citati, il 57 per cento delle famiglie in Italia faticherebbe ad arrivare alla fine del mese, con particolare difficoltà nell’accesso a un’alimentazione equilibrata.
«Con 3,4 milioni di euro - Michele, 30 anni, spiega professore di liceo - si potrebbero finanziare due milioni di pasti scolastici gratuiti. Oggi molti bambini vanno a scuola portandosi solo pane e olio per pranzo».
La campagna «Il Giusto Prezzo»
L'iniziativa di Ultima Generazione si inserisce in una più ampia mobilitazione nazionale lanciata con la campagna “Il Giusto Prezzo”, che punta a sensibilizzare cittadini e Istituzioni su tre temi principali protezione dei raccolti agricoli, messi a rischio da eventi climatici estremi come siccità, alluvioni e grandinate. Revisione della filiera alimentare, per garantire una redistribuzione più equa dei profitti tra produttori e distributori. Accesso al cibo sano ed economico, con la richiesta di interventi pubblici per assicurare pasti adeguati anche alle fasce più fragili della popolazione.










