Al lavoro i cantieri della ciclabile Ostiense: Legambiente plaude e chiede un’opera attenta ai ciclisti
- Edoardo Iacolucci
- 27 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Al momento, la realizzazione riguarda 1,5 km, dei 2,1 km totali previsti, in attesa del restyling del piazzale della Stazione Ostiense

Sono partiti nuovamente i cantieri per la pista ciclabile sulla via Ostiense, a Roma. Non manca però qualche fisiologica polemica: le associazioni di ciclisti hanno organizzato un sit-in di protesta denunciando che gran parte del tracciato ciclabile è stato spostato dal manto stradale al marciapiede, riducendo così lo spazio disponibile.
Legambiente: «L’opera va completata ascoltando le esigenze della mobilità sostenibile»
Interviene Legambiente, schierandosi al fianco dei cittadini e attivisti:
«Bene il Comune sul riavvio dei cantieri per la realizzazione della Ciclabile sulla via Ostiense a Roma, itinerario che ora va realizzato completamente e ascoltando le istanze del mondo della ciclabilità»
commentano dall’associazione.
Secondo Legambiente, modificare il progetto spostando tratti della pista ciclabile sul marciapiede rappresenta un errore già commesso in altri contesti urbani :«Invece di ridurre lo spazio dedicato alle automobili per restituirlo a pedoni e ciclisti - avvertono dall’associazione -, si finisce per comprimere due categorie fragili nello stesso spazio ristretto».
Una città a misura di persona, non di traffico
Legambiente sottolinea come l’attuale assetto urbano continui a privilegiare le auto, con ben sei corsie dedicate al traffico veicolare e parcheggi ai bordi della carreggiata, mentre pedoni e ciclisti restano confinati in spazi minimi.
«Chiediamo al Comune - spiegano gli ambientalisti - di trovare soluzioni tecniche adeguate per restituire vivibilità, ridisegnare lo spazio urbano e completare l’opera in tutto il suo tracciato»
Al momento, la realizzazione riguarda solo 1,5 km dei 2,1 km totali previsti, in attesa del restyling del Piazzale della Stazione Ostiense.
«Se ci sarà da attendere un più vasto restyling va bene – concludono da Legambiente – ma chiediamo che venga garantito il completamento dell’opera, in modo da assicurare la connessione con i percorsi pedonali dell’Aventino e del Lungotevere, al termine dei lavori».











