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A terra con un filo rosso contro la violenza di genere: «Il Reddito di Libertà non salva abbastanza vite»

  • Edoardo Iacolucci
  • 17 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Quattro attiviste del collettivo Bruciamo Tutto inscenano un “die-in” a piazzale Flaminio per denunciare l’inefficienza delle politiche di sostegno alle vittime

Bruciamo tutto
Bruciamo Tutto, in un “die-in” a piazzale Flaminio

Questa mattina, intorno alle 8:45, quattro attiviste del collettivo Bruciamo Tutto hanno messo in atto un’azione dimostrativa a piazzale Flaminio, a Roma. L’iniziativa – definita dalle partecipanti un atto di «resistenza civile nonviolenta» – è stata organizzata per denunciare l’inefficacia del Reddito di Libertà, misura statale pensata per sostenere economicamente le donne che intendono lasciare situazioni di violenza domestica.


Un filo rosso contro la violenza

Le attiviste, legate simbolicamente da un filo rosso avvolto attorno alla vita, si sono disposte al centro della piazza, mostrando sulle braccia e sulle gambe i nomi delle vittime di femminicidio e transcidio registrate in Italia nel 2025. Successivamente si sono sdraiate a terra simulando un «die-in», gesto simbolico per rappresentare la morte violenta delle persone di cui portavano i nomi.


Dopo circa due minuti, le partecipanti si sono rialzate per leggere un comunicato in cui hanno denunciato l’insufficienza delle attuali misure di prevenzione e sostegno, sottolineando che «l’indipendenza economica è essenziale per l’autodeterminazione, ma il Reddito di Libertà non funziona come dovrebbe». L’azione si è conclusa con un coro collettivo:«Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle noi che più non hanno voce».

I numeri del 2025: 28 vittime accertate

Secondo i dati riportati dalle attiviste, sono 28 le vittime accertate di femminicidio e transcidio in Italia dall’inizio del 2025. Il numero esclude i casi ancora sotto indagine e i tentativi non riusciti.


Il collettivo ha voluto sottolineare come l’azione non fosse una mera protesta, ma un atto di memoria e di lotta.«Portiamo i nomi sulla pelle perché quelle vite ci appartengono – hanno dichiarato – siamo legate da un filo rosso che unisce la memoria, il dolore e la resistenza».


L'iniziativa si è svolta senza tensioni

Al momento non si segnalano interventi da parte delle forze dell’ordine, né tensioni con i passanti. L’azione si è conclusa pacificamente alle 8:55, con l’abbandono ordinato della piazza da parte delle partecipanti.


Reddito di Libertà: una misura ancora da rafforzare

Introdotto nel 2021, il Reddito di Libertà è una misura economica pensata per sostenere le donne vittime di violenza, permettendo loro di uscire da contesti pericolosi con un aiuto finanziario mensile fino a 400 euro per un massimo di 12 mesi. La gestione è demandata alle Regioni, in collaborazione con i centri antiviolenza.


Tuttavia, negli anni la misura è stata spesso criticata per la lentezza nella distribuzione dei fondi, per la scarsità delle risorse disponibili e per la complessità burocratica che spesso ne limita l’accesso.

L’iniziativa del collettivo Bruciamo Tutto rilancia quindi un dibattito già aperto su quanto le istituzioni siano realmente efficaci nel prevenire e contrastare la violenza di genere, e su quali strumenti andrebbero potenziati per salvare più vite.

 
 
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